Crisi Russia - Ucraina

Stasera il corrispondente della RAI da Mosca, Marc Innaro, ha utilizzato un'espressione molto giusta per descrivere le informazioni che i media russi stanno dando all'opinione pubblica nazionale.   Ha definito queste informazioni un film con le stesse immagini e con gli stessi attori del film che vediamo noi, ma con un audio completamente diverso.   Un audio che racconta addirittura una storia completamente contraria a quella che noi conosciamo.

Ha riportato che un comunicato del ministero degli esteri russo avrebbe affermato che le truppe russe e quelle bielorusse avrebbero deciso di continuare le loro manovre viste le minacce per la sicurezza della Russia che starebbero venendo dai movimenti delle truppe Nato.

Fonti russe avrebbero anche affermato di attendersi un attacco delle truppe ucraine contro le due "repubbliche indipendenti di Lugansk e del Donetsk" entro un paio di giorni.   Questa sarebbe la ragione per l'evacuazione della popolazione civile di questi due territori.   La Rai stasera parlava di oltre quarantamila persone già trasportate in Russia con ogni mezzo e senza avere un posto di accoglienza già determinato.

Gli Stati Uniti, attraverso il segretario di Stato Antony Blinken, hanno indicato stasera che le truppe russe oggi ammassate attorno ai confini dell'Ucraina rappresenterebbero circa i due terzi di tutte quelle a disposizione dell'esercito russo.

Al tempo stesso, ci sono vari commentatori, per esempio Fiona Hill, che pensano che Putin si veda come un pezzo importante della storia russa e voglia recuperare i territori che lui considera come parti fondamentali dell'eredità storica russa.

Come ricorda Fiona Hill in una recente intervista al New York Times, è veramente difficile mettersi nella testa di Vladimir Putin.   Tutti i politici (sostengo io, non Fiona Hill) dopo un certo periodo al potere perdono il contatto con la realtà.   Questo è dovuto al fatto che la loro percezione della realtà è fortemente influenzata dal cerchio dei loro collaboratori.  Questi spesso tendono a escludere le notizie più negative.   Inoltre con il passare del tempo i leader politici tendono ad avere un'alta opinione di loro stessi che li porta a fare cose illogiche e pericolose.   Vladimir Putin è al governo da oltre venti anni ed è probabile che ci resti fino al 2036 (viste le modifiche della Costituzione russa che ha introdotto).

In ogni caso, Vladimir Putin non sembra aver imparato molto dalla storia.   L'irredentismo per "liberare" le minoranze etniche presenti in altri paesi" ha fatto danni enormi.   È stato il grosso problema internazionale del periodo tra le due guerre mondiali.   La Società delle Nazioni aveva come suo compito principale difendere le minoranze etniche esistenti nei paesi europei, soprattutto quelli nati con i Trattati di Versailles.   Le minoranze etniche più grosse di quei tempi erano quelle tedesche.  La Società delle Nazioni non è riuscita a raggiungere questo scopo.   Adolf Hitler ha spesso giustificato le sue azioni con la volontà di proteggere i cittadini tedeschi fuori dalla madre patria.   Dopo la seconda guerra mondiale la diplomazia di tutti i paesi si è ancora più convinta della necessità di dare alti gradi di autonomia alle minoranze etniche, ma di evitare ogni cambiamento delle frontiere non accettato liberamente dalle popolazioni (caso della scissione tra Cechia e Slovacchia).   Abbiamo purtroppo creato il precedente del Kossovo, ma abbiamo tutti detto di non voler commettere altri errori di questo tipo.  Quante minoranze etniche abbiamo oggi in Europa ?

Comincio a pensare che il rischio di una guerra sia reale e che la sua probabilità sia attorno al 50 per cento.    Penso anche che l'attacco russo, se ci sarà, riguarderà la zona orientale dell'Ucraina dove sono queste due pseudo-repubbliche.   Forse l'occupazione russa si estenderà a tutta la costa sul mare d'Azov in maniera da rendere più accessibile la Crimea.   Attaccare Kiev mi sembra presentare per la Russia dei vantaggi minimi a fronte di rischi enormi, sia sul campo di battaglia, sia come reazioni internazionali.

Pubblico questo post per avere una traccia di quello che stavo pensando ad un certo punto di questa grossa crisi europea e per risvegliare tutti quelli che mi sembrano ancora prendere sottogamba le minacce di Putin.   In ogni caso, finora il leader russo ha aiutato la Nato e l'UE a ricompattarsi.   Se ci fosse un'invasione anche di una piccola parte dell'Ucraina non vedo come i paesi dell'Unione europea potrebbero evitare di dar corpo alle forti sanzioni che hanno annunciato ripetutamente.

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Risposte

  • I russi cominciano ad avereun numero sostanziosi di perdite.   La campagna nella Crimea del 2014 era costata 400 morti.

    Russian Casualties Expose a Potential Flaw in Putin’s Strateg...

    https://www.nytimes.com/2022/03/01/opinion/ukraine-russia-putin.html

  • Posto una riflessione sull'iniziativa di Vladimir Putin a una settimana dal suo annuncio di una "operazione militare speciale" in Ucraina. 

    https://www.soloriformisti.it/cosa-ha-ottenuto-finora-putin/

     

    Cosa ha ottenuto finora Putin? - Solo Riformisti
    Un paese europeo ha iniziato una vera e propria guerra invadendo un altro paese europeo.  L'Invasione è avvenuta da tre lati e sta toccando la quasi…
    • Il quadro descritto corrisponde molto bene al mio modo di vedere la
      situazione internazionale e ti ringrazio per la ricchezza e completezza
      dei dettagli.
      Tuttavia, proprio nei giorni scorsi, ho ricevuto questo articolo in cui si cerca
      di ricostruire l’origine del conflitto e che offre una diversa lettura
      rispetto alle informazioni “ufficiali”.. Premetto che gran parte delle
      affermazioni mi sono state direttamente confermate da una persona
      (originaria dei paesi dell’est) che sta lavorando per me.
      Poiché non mi è bastato possibile copiare il testo, te lo trascrivo (così
      come l’ho ricevuto, non firmato, compreso gli errori grammaticali e di
      punteggiatura) e ti chiedo, cortesemente, un ulteriore commento.
      Cordialmente
      Angelo Fabbri – Forlì

      “Per chiarezza.
      Questa guerra è nata nel 2014, quando è stato fatto un colpo di stato in
      Ucraina sostenuto da Stati Uniti (c’era Biden vicepresidente e la Clinton
      Segretario di Stato). Tolsero il Presidente ucraino filo-russo che si
      rifugiò a Mosca, presero il potere con la forza e piazzarono un governo
      filo-americano.
      Dopo il colpo di stato sono subito state emanate delle leggi anti russe.
      Solo che l’Ucraina è un paese diviso in due, a ovest sono ucraini,
      nazionalisti e vicini all’Europa, ad Est e in Crimea sono russi.
      La Russia con un colpo di mano si è ripresa la Crimea senza sparare un
      colpo (perché il 90% sono russi e hanno fatto un referendum). Mentre nelle
      altre province sono state fatte persecuzioni (multe se parli in russo,
      sparatorie a chi pregava in russo). I dati OSCE parlano di 14.000 morti
      fra
      civili e militari nel Donbas in 7 anni.
      Nel 2014 c’é stata la strage di Odessa, ma ne hanno parlato troppo poco in
      Tv. Gli ucraini diedero fuoco a un sindacato che era pieno di anziani,
      donne con bambini, quelli che scamparono all’incendio furono uccisi a colpi
      di fucile.
      Putin ha più volte denunciato il genocidio nel Donbas (14.000 morti) ma
      nessuno nei media occidentali ha approfondito.
      Poi è arrivato Trump e l’Ucraina é rimasta sola, a lui non interessava.
      C’è stato i cessate il fuoco e sono stati fatti gli accordi di Minsk che
      prevedevano il riconoscimento delle due repubbliche da parte dell’Ucraina
      come regioni a statuto speciale.,
      Si arriva così all’elezione di Biden, che affermò subito che Putin era un
      killer e che gliel’avrebbe fatta pagare.
      Il figlio di Biden, Hunter, ha diversi gasdotti in Ucraina, e affari
      milionari. Biden ha chiesto l’ingresso nella Nato dell’Ucraina,
      inaccettabile per la Russia. Inaccettabile perché i missili sarebbero
      puntati a 300 km. da Mosca. Perché sarebbero puntati su Pechino, infatti la
      Cina ha sostenuto la Russia con contratti sul gas altissimi.
      Da dicembre è iniziata l’isteria americana sull’inizio della guerra. Hanno
      pompato Zelensky a bombardare di nuovo il Donbas per riprenderselo
      promettendogli aiuto militare. Lui ci è cascato. La Russia si é seduta al
      tavolo con tutti i presidenti e con tutti i ministri degli esteri ma senza
      risultati. Nessuno voleva trattare, ma ribattevano che l’Ucraina ha il
      diritto di entrare nella Nato. La Russia ha offerto di demilitarizzare
      l’Ucraina e farlo uno stato cuscinetto, come la Svizzera, di transito di
      gas e di merci, ma senza armi. Gli è stato risposto di no.
      Aggiungo che gli USA hanno piazzato in questi anni in Ucraina 14
      laboratori che producono chimiche, lungo tutto il confine russo.
      Dunque una minaccia di non solo missili.
      A questo punto non è difficile comprendere la reazione di Putin, acclamato dale popolazioni filo-r,usse del Donbas come un liberatore di quelle zone che non devono essere annesse alla Russia ma rese alla loro libertà dopo i massacri di questi anni.
      Non esistono buoni e cattivi, ma solo una buona o una cattiva informazione”.

       

    • Angelo,

      Il testo che mi hai mandato è scandalosamente partigiano e squilibrato.  Il pezzo dove si afferma che Hunter Biden sarebbe stato proprietario di gasdotti e avrebbe avuto affari milionari lo rende ridicolo.   Sembra uscito dalla propaganda di Trump.

      Il problema è quello di sempre: l'Ucraina è composta da due gruppi molto diversi: gli ucraini veri e propri, filo-occidentali, che vivono a Kiev, nel centro e nell'ovest del paese, da un lato, e, dall'altro, gli ucraini di lingua russa che vivono nella parte est del paese e in gran parte della Crimea che vogliono legami più stretti con la Russia.  Entrambe i lati hanno fatto nel recente passato cose orribili.   Il pezzo ricorda giustamente il cosiddetto "massacro di Odessa", ma per creare le due autoproclamate "repubbliche di Donestk e Lugans" i filo russi hanno fatto cose simili.   Parlare di adesione dell'Ucraina all'UE oggi è un non senso.   Non potremmo mai far aderire all'UE un paese come l'Ucraina con gli enormi problemi politici e istituzionali che ha.

      Nel 2012 l'Ucraina ha firmato un accordo commerciale e di associazione con l'UE.    Questo accordo prevedeva il cambio di alcune leggi repressive e che limitavano la libertà economica da parte dell'Ucraina.   Il Parlamento ucraino aveva cominciato i lavori per fare le modifiche richieste.   Ma il presidente Yanukovitch, filo russo, ha dato l'impressione di non voler firmare comunque l'accordo con l'UE.   Questo ha dato origine nel novembre 2013 ad un movimento popolare che ricorderai chiamato Euromaidan e sostenuto dai sindacati ucraini.   Il governo, dopo aver accettato un prestito dalla Russia, ha represso duramente questo movimento.   La repressione (spari con munizioni vere sulla folla) ha raddoppiato l'intensità del movimento.  Yanukovitch è stato dichiarato decaduto dal Parlamento.

      In questa lunga fase di scontri i paesi occidentali hanno sostenuto la fazione filo-occidentale e la Russia quella filo-russa.   Il termine "colpo di stato" viene utilizzato solo dai russi.

      Come già ricordato, entrambi i campi hanno fatto cose orribili.    Ma rimangono due cose che sono oggettive.   La prima è che Yanukovitch è stato dichiarato decaduto come presidente da 328 deputati sui 450 del parlamento ucraino.   La seconda è che nelle elezioni del 2014, Poroschenko, filo-occidentale, è stato eletto con una grossissima maggioranza.

      Putin ha annesso la Crimea proprio perché si è reso conto che in Ucraina  le elezioni non avrebbero mai più dato un governo filo-russo.   La parte dell'opinione pubblica filo-occidentale in Ucraina è oramai stabilmente maggioritaria.   Anche il presidente attuale è stato eletto con una forte maggioranza.   Dopo l'invasione russa, non vedo proprio quanti voti un qualsiasi candidato filo-russo potrebbe mai ottenere.

      La crisi attuale è anche conseguenza di questo fatto.   È vero che in Ucraina ci sono dei gruppi paramilitari che sono di ispirazione nazista, ma parlare di denazificazione dell'Ucraina, come fa Putin, è ridicolo.    Nelle ultime elezioni, quelle del 2019, quattro partiti di estrema destra si sono presentati assieme e hanno ottenuto solo il 2.15 per cento dei voti e nessun seggio.   Il presidente Zelenski è ebreo.

    • Angelo,

      e questa è la posizione di BUTAC (Bufale un tanto al chilo) un sito specializzato nel verificare il contenuto delle bufale che girano.

      https://www.butac.it/ucraina-russia-guerra-2014/

      Questa guerra è nata nel 2014... | Butac - Bufale Un Tanto Al Chilo
  • https://www.corriere.it/esteri/22_febbraio_28/03-esteri-aacorriere-...

    Putin «tratta» ma poi attacca: «L’Occidente è l’impero delle bugie»
    Pochissimi collaboratori, messaggi contrastanti, grandi ossessioni: nel suo isolamento lo Zar ha finito per credere a quanto gli andavano dicendo i s…
  • Putin must face war crime charges (epc.eu)

    Putin must face war crime charges
    Putin must face war crime charges
  • https://www.theatlantic.com/ideas/archive/2022/02/ukraine-identity-...

    Ukraine Is Now Democracy’s Front Line - The Atlantic
    No nation is forced to repeat its past. But something familiar is taking place in Ukraine.
  • Un'intervista preoccupante

    https://www.corriere.it/esteri/22_febbraio_24/ci-fermeremo-soltanto...

    E un'analisi di quello che ha detto Putin.

    https://www.corriere.it/esteri/22_febbraio_24/crisi-ucraina-putin-c...

    Un tentativo di spiegazione di quello che passa nella testa di Putin.

    - Corriere.it
    Il consigliere per la politica estera del Cremlino: «L’obiettivo è il cambio di regime a Kiev, un Paese leale. L’esercito russo vuole controllare...
  • February 24th 2022   The Economist this week 

    The first strikes in a war often come as a shock, even when the slide into conflict has long been gathering pace.   However much you cast your mind forward to battle, the reality is always different.   So it was when Russia unleashed cruise missiles on targets in Ukraine at 5:40am Moscow time on February 24th.   Over the next nine hours, we ripped up our coverage, and reflected on the sickening reality of what could turn out to be the biggest conflagration in Europe since the second world war.   We have been following Russia’s growing aggression towards Ukraine and the West in essays and covers since the end of last year—and we will continue to follow its campaign closely on our app, website and beyond.   This week, as Russian forces streamed into Ukraine from three sides, we turned our cover leader over to a condemnation of Russia’s president, Vladimir Putin. This conflict is entirely of his making.   In the fighting and the misery that is to come, much Ukrainian and Russian blood will be spilled.   Every drop of it will be splattered on his hands.   Mr Putin has launched an unprovoked assault on the sovereign country next door.   He is obsessed with America and NATO, the defensive alliance to Russia’s west.   And he is trampling the principles that underpin peace in the 21st century.   That is why the world must inflict a heavy price for his aggression. 

    Zanny Minton Beddoes
    Editor-In-Chief

     

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