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Ogni tipo di intervento è il benvenuto. Dall'intervento di tre o quattro paragrafi che presenta in maniera esauriente un argomento particolare alla domanda di spiegazioni supplementari di due righe. I temi proposti hanno lo scopo di lanciare una vera discussione e quindi le espressioni di dissenso da quanto scritto nei testi introduttivi o da quanto affermato nei commenti da altri partecipanti sono le benvenute. Cliccate qui per un'avvertenza importante a proposito del bottone "Elimina".
Statistiche
C'è una grossa confusione sulle stime delle dimensioni dell'economia sommersa e della sua inclusione neile stime del PIL. Questa nota spiega che l'economia sommersa è inclusa nelle stime del PIL in maniera adeguata in tutti i paesi industrializzati. E questo articolo ribadisce il concetto rispondendo a delle domande sul tema.
Una delle cose di cui tanti italiani sono convinti è che l'introduzione delle banconote e monete in euro abbia provocato un aumento dei prezzi. Non è vero. Questa nota lo spiega
Politica economica
Dal 2014 ad oggi in Italia non c'è stata nessuna austerità. Non ha alcun senso sostenere che solo ora si starebbe mettendo fine a questa triste necessità. Questo testo, che contiene due grafici, lo spiega.
Questo altro testo demolisce la bufala incredibile sul tasso di conversione "sbagliato" o "svantaggioso" per la lira e "vantaggioso" per la Germania. Nessuno ha mai scelto i tassi di conversione. Come era già stato stabilito nel Trattato di Maastricht del 1992 si sono presi i tassi di mercato.
Sistema finanziario
Questo pezzo spiega come la Banca d'Italia e le altre banche centrali dei paesi dell'eurozona siano tutte enti pubblici. La BCE, di proprietà delle banche centrali dell'eurozona, è anch'essa un ente di diritto pubblico. Che le banche centrali siano di proprietà privata è una bufala.
Girano cifre irrealistiche sul costo della ricapitalizzazione delle banche italiane. Nel corso dell'ultima legislatura il costo delle ricapitalizzazioni o ristrutturazioni è stato inferiore ai 10 miliardi. A questi si possono aggiungere i 3.9 miliardi spesi dal governo Monti per il MPS. Questa nota fornisce il dettaglio di questi interventi.
Questo fact-checking dell'AGI mostra come l'inchiesta della procura di Trani contro le agenzie di rating sia finita nel nulla (come era giusto e logico).
Alcuni affermano che un alto debito pubblico non costituirebbe un problema e che l'alto debito pubblico italiano sarebbe dovuto alla decisione di permettere alla Banca d'Italia di gestire in maniera indipendente la politica monetaria senza essere obbligata a comprare titoli di stato italiani (nel periodo precedente all'unione monetaria). Queste teorie sono considerate strampalate da quasi tutti. Ho cercato comunque di spiegare perché reagendo il 27 novembre as un video di Marco Bersani e il 3 novembre ad uno di Francesco Amodeo. Già nel passato avevo avuto l'occasione di criticare un errore madornale commesso da Paolo Barnard in un un suo intervento alla televisione. E questo è un articolo del 4 marzo 2019 di Kenneth Rogoff, Modern Monetary Nonsense, che critica la Modern Monetary Theory su cui si appoggiano molte delle persone citate.
L'idea che l'avere una propria moneta permetta una maggiore libertà nella gestione del debito pubblioco è, per un'economia delle dimensioni di quella italiana, del tutto sbagliata. Lo spiego in questo testo.
Un saldo primario positivo non è un segno di virtù economica. E' solo una triste necessità.
Spesa pubblica in disavanzo ? Questo breve testo spiega quale è il ragionamento economico alla base del sostegno della congiuntura attraverso un aumento della spesa pubblica in disavanzo.
Ogni tanto pubblico dei pezzi su Uomini e Business di Giuseppe Turani. Questi sono dei pezzi che riguardano i temi di questa pagina.
2 settembre 2017 - Affondata la proposta di Renzi del superdisavanzo
13 settembre 2017 - Gli occupati inesistenti
19 ottobre 2017 - Le colpe della crisi bancaria
16 dicembre 2017 - Tre anni senza austerità
10 gennaio 2018 - Serve davvero il salario minimo ?
13 luglio 2018 - Il lato ignoto del Made in Italy
17 luglio 2018 - No al CETA, una scelta sbagliata
11 settembre 2018 - A spasso per l'Europa
4 ottobre 2018 - Poca crescita zero austerità
13 ottobre 2018 - Datemi l'Alitalia farò un disastro
30 novembre 2018 - La finanza non fa sconti
14 dicembre 2018 - Eredità avvelenata
1 febbraio 2019 - Perché l'Italia non cresce
4 febbraio 2019 - Cresce il sommerso, ma non il PIL
Questo è un testo su Telecom Italia che ho pubblicato nel 2013 su Key4Biz in un momento in cui c'erano delle polemiche roventi sulla sua proprietà (anche allora!).
Risposte
Una presa di posizione della Banca d'Italia.
Criptovalute, alert di Bankitalia a banche: “Paletti all'oper...
Un articolo sulla Popolare di Bari che spiega bene perché funzionano male le banche popolari.
https://www.corriere.it/economia/finanza/19_dicembre_16/popolare-ba...
Un altro articolo interessante.
https://www.lavoce.info/archives/58314/sulle-banche-pesano-i-proble...
La Voce ha controllato la veridicità delle affermazioni sull'intervento per banca Carige fatte da Luigi Di Maio su Facebook.
Il risultato è quello immaginabile.
https://www.lavoce.info/archives/56905/le-idee-confuse-di-di-maio-s...
Un commento rapido sulla decisone della Corte di Giustizia europea che il 19 marzo ha deciso che la Commissione europea ha commesso un errore quando ha considerato come un aiuto di stato la possibilità che la Cassa di Teramo fosse salvata con un intervento del Fondo italiano per la protezione dei depositi bancari (FITD).
La questione non è semplice. Il FITD (Fondo Interbancario a tutela dei depositi) dovrebbe intervenire per proteggere i depositi fino a 100mila euro.
La legislazione del nostro Fondo interbancario prevede la possibilità di utilizzare le risorse anche per salvare le banche (non tutti la prevedono). La logica di questa disposizione è che - in alcuni casi - salvare la banca potrebbe costare meno che rimborsare i depositanti in caso di liquidazione della banca.
La Commissione ha preso la sua decisione di fine 2015 basandosi sul fatto che l'utilizzo del Fondo interbancario era una maniera da parte dello stato italiano di salvare una banca in una maniera equivalente alla concessione di aiuti di stato e che quindi l'utilizzo del FITD fosse una maniera di aggirare le regole sugli aiuti di stato alle banche.
Ricordo che queste regole erano state semplificate nel 2008/2009 per permettere i salvataggi delle banche e che nel 2013 si era ritornati alle regole più rigide precedenti. Durante questo periodo i paesi europei (non l'Unione europea) hanno concesso prestiti o comprato azioni bancarie per 671 miliardi. L'Italia non ha praticamente usato questa possibilità quando era semplice farlo: dei 671 miliardi spesi dai governi europei la parte italiana è di soli 4 miliardi (quelli concessi dal governo Monti al MPS). In seguito abbiamo sofferto enormemente per non aver fatto il necessario quando questo era necessario e quando lo si poteva fare più facilmente.
Applicare le regole sugli aiuti bancari alle banche costa politicamente perché la banca deve essere necessariamente ristrutturata (in maniera molto più severa di quanto previsto con l'intervento del FITD).
La domanda in questo caso era: il FITD ha agito da solo (quindi non c'è aiuto di stato) o l'ha fatto perché il governo glielo ha chiesto (e quindi c'è aiuto di stato) ? L'errore della Commissione europea è stato di non rendersi conto dell'impossibilità di provare in maniera oggettiva l'intervento del governo italiano. Nessuno può escludere che questo ci sia stato, molti pensano addirittura che questo intervento ci sia stato, e come. Ma di fronte ad un tribunale bisogna poterlo provare. E questo non è stato possibile, come la Corte ha rilevato. Nella riunione del Consiglio di Amministrazione del FITD che ha deciso l'intervento erano presenti dei funzionari della Banca d'Italia. Ma erano li come osservatori e senza diritto di voto.
Se fosse stato possibile salvare la Tercas utilizzando il FITD forse sarebbe stato possibile salvare anche le "quattro banche". Ma poi il FITD sarebbe stato vuoto.
Politicamente (cosa che non ha nessuna rilevanza di fronte ai tribunali e per chi ha perso soldi) questo avrebbe costituito una mossa perdente nei negoziati per la creazione di un fondo europeo per la garanzia dei depositi (EDIS) cosa di cui l'eurozona ha assoluto bisogno. La maggioranza dei paesi europei subordina la creazione di questo fondo al risanamento delle banche dei vari paesi ("sottoscrivo un'assicurazione comune per la responsabilità civile delle nostre auto solo se tu fai riparare i freni della tua auto"). Se l'Italia avesse vuotato il suo Fondo di garanzia questo sarebbe stato percepito come la prova del fatto ce l'EDIS è una richiesta di alcuni paesi per fare ripagare dagli altri i propri possibili problemi ("non solo non riparo i freni della mia auto, ma smetto addirittura di fare le revisioni periodiche").
Il "bail-in" e il "burden sharing" sono delle misure sacrosante. Per quale motivo chi investe in una banca deve vedere le sue ezventuali perdite compensate dallo stato, mentre chi investe in un'altro tipo di società perde soldi ?
Il problema italiano è che il nostro paese è arrivato al "bail-in" in una situazione molto più difficile di molti altri paesi per il ricorso eccessivo che si è fatto a partire dal 2008 degli strumenti come le obbligazioni subordinate (obbligazioni con la stessa rischiosità delle azioni) che non avrebbero mai dovuto essere vendute a piccoli risparmiatori. Il grosso errore negoziale italiano è stato non battersi per una applicazione graduale delle regole del bail-in per dare alle banche il tempo di emettere titoli subordinati destinati agli investitori istituzionali.
Ma non avendo fatto il necessario sulle banche nel 2008/2013, il nostro governo si è ritrovato con delle banche in posizione precaria e la richiesta di una applicazione graduale del bail-in sarebbe stata percepita dai mercati come un'ammissione da parte del governo della mancanza di solidità delle nostre banche.
Non fare la cosa giusta al momento giusto crea poi mille problemi a cascata in altri campi e in altri momenti.
https://curia.europa.eu/jcms/upload/docs/application/pdf/2019-03/cp...
Ci sarebbe da integrare questo testo con gli avvenimenti ultimi.
https://it.wikipedia.org/wiki/Crediti_in_sofferenza
Un articolo che conferma che uno dei grossi problemi del nostro sistema bancario è che non ci sono abbastanza dirigenti bancari in galera (probabilmente non ce n'è nemmeno uno).
Quello che è successo con la vendita di obbligazioni subordinate a piccoli investitori è criminale. Ma con i poteri attuali questo non poteva essere scoperto ne dalla Banca d'Italia ne dalla Consob (che è l'organismo responsabile per queste vendite).
https://roma.corriere.it/notizie/politica/19_febbraio_17/ecco-come-...
Un ottimo articolo di Morya Longo sul Sole 24Ore. Spiega alcune cose importanti del caso CARIGE.
In particolare, spiega che è vero - come sostiene il governo - che non ci saranno perdite per chi ha investito in "obbligazioni subordinate" della CARIGE (quello che aveva fatto tanto a tante persone nel caso delle quattro banche liquidate a fine 2015). Ma questo non è dovuto all'azione del governo. E' dovuto al fatto che la CARIGE non ha obbligazioni subordinate sul mercato !
Come ben scrive Longo è come vantarsi di non aver avuto fischi durante una partita di calcio che si è giocata a porte chiuse.
https://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2019-01-09/bond-c...
Ma la CARIGE ha un grosso bond subordinato sul mercato: uno per 320 milioni sottoscritto dal sistema bancario italiano. Questo rischia di essere decurtato in maniera molto forte.
Purtroppo molto spesso non si può fare a meno di salvare le banche, ma ho molta simpatia per questo sfogo di Michele Boldrin contro le banche.
https://www.linkiesta.it/it/article/2019/01/09/salvataggio-carige-g...
Ha perfettamente ragione quando denuncia il sistema relazionale che domina la maniera di operare delle nostre banche. E' quello che io ho sempre chiamato i "malsani legami tra banche e politica".
Durante una recente trasmissione alla televisione belga, qualcuno (non ne ricordo più il nome) ha detto che uno dei grossi problemi del settore creditizio è che non ci sono abbastanza dirigenti bancari in galera. Penso che anche questa persona abbia ragione.
Un fact-checking di La Voce sulle dichiarazioni di Luigi Di Maio sulla CARIGE.
https://www.lavoce.info/archives/56905/le-idee-confuse-di-di-maio-s...