Eurozona

C'è tanto da dire e ho paura che nei prossimi mesi anni il tema diventerà drammatico

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Risposte

  • Fact-checking di Roberto Perotti per La Voce sulle cifre sul MES sparate da Borghi e Salvini.

    https://www.lavoce.info/archives/62488/veri-numeri-del-mes/

    I veri numeri del Mes
    La politica ha strumentalizzato la discussione sul Fondo salva-stati. Sono due gli argomenti contro la riforma. Il primo è che servirà a salvare le b…
  • Mariella,

    nel 2013, quando il Fondo salva-stati fu creato, si decise anche di avere un approccio comune per l'eventuale intervento si ristrutturazione del debito pubblico di un paese che abbia bisogno di aiuto.   

    Ricorderai che ci furono quasi due anni di esitazioni/ritardi per il taglio del debito pubblico della Grecia.   Inizialmente si decise di non tagliare il debito pubblico greco e di aiutare la Grecia a rimborsarlo.   Poi - di fronte alle difficoltà dovute alle dimensioni di questo debito pubblico e al fatto che rimborsare il debito pubblico integralmente significava aiutare i creditori, tra i quali le banche erano il gruppo più grosso - si deciso in maniera laboriosa, tra Deauville (ottobre 2010) e la metà del 2011, di organizzare un default parziale.   Ma questo non fu possibile fino al marzo 2012, tra l'altro a causa della necessità di far adottare dal parlamento greco delle leggi retroattive sulle possibilità di imporre ai creditori nuove condizioni.   Alla fine ci furono detentori di titoli per circa 6 miliardi di euro che rifiutarono l'accordo e ai quali si rimborsò tutto (i cosiddetti "hold out").

    Per queste ragioni si decise che dal 2013 tutti i titoli di stato in euro emessi da paesi dell'eurozona lo sarebbero stati sulla base di contratti che avrebbero contenuto delle clausole che definivano le condizioni perché i creditori si esprimessero sull'accettazione o meno dei termini di una ristrutturazione e che la decisione presa da una loro maggioranza qualificata fossero applicabili a tutti i detentori di titoli.   Queste clausole nel gergo sono chiamate "Collective Action Clauses" o CAC.

    Ora, dopo oltre un anno di negoziati, si è decisa una piccola modifica delle regole de Fondo salva-stati.   Questa modifica contiene alcune cose che l'Italia voleva come il fatto che il MES fornisca, se necessario, delle risorse finanziarie al fondo per la risoluzione delle banche.   Questa misura completa e rende credibili le decisioni già prese sulla sorveglianza bancaria e l'eventuale "risoluzione" (liquidazione) di una banca.

    Ma questa riforma contiene anche una semplificazione delle CAC.   Oggi queste prevedono un voto per ogni "serie" di titoli di stato, per esempio per la serie di BTP a dieci anni emessi il 15 giugno 20XX e scadenti il 15 giugno 20YY.    In caso di ristrutturazione bisogna organizzare un voto per ogni serie (e ce ne sono molte).   Queste CAC nel gergo sono chiamate "double limb CACs".   Le CAC saranno adesso sostituite da CAC chiamate "single limb" che permettono un voto solo per l'insieme del debito pubblico che si vuole ristrutturare.

    La paura di alcuni è che il rendere più facile la ristrutturazione del debito pubblico di un paese possare rendere marginalmente meno appetibili i titoli di stato di un paese e possa quindi portare a tassi di interesse più alti.   IL FMI aveva cominciato a lavorare su questo tema dopo il default argentino del 2001, ma poi gli stati membri non ne avevano più voluto far nulla.

    Spiegare queste cose ai 5S è tempo perso.   Quello che mi fa rabbia è la presa di posizione pro-domo sua di Patuelli, il presidente dell'associazione bancaria italiana, che manca di ogni realismo.   E' il tizio che aveva già definito "incostituzionale" il bail-in.   E' contro le modifiche perché preferisce che le banche non siano liquidate, ma salvate sempre con soldi dei contribuenti ed ha paura che i titoli di stato nel portafoglio delle banche si svalutino.   Ma Patuelli non ha detto una parola quando nel 2018 lo spread è passato da 150 punti a 300, e adesso strilla per qualcosa che forse potrebbe portare a 10 o 20 punti di spread in più.  

    La riforma del MES decisa è globalmente positiva, ma non è un cambiamento fondamentale.   La decisione di principio sulle ristrutturazioni è stata presa nel 2013.   Se una riforma del genere non si fa adesso quando i tassi di interesse sono bassissimi, quando mai potrà essere fatta ?

    Patuelli è saltato a volo sull'ignoranza di Di Maio e adesso cavalca la tigre (o, sarebbe meglio dire, l'asino).

  • Fabio grazie per il testo sulla riforma del fondo salva-stati . 

    Ma non riesco ancora a capire la polemica che si è scatenata tra i partiti . 

    Cosa c'è di vero ? Tu cosa ne pensi?

    Perche' dicono che è " una potenziale pistola alla tempia della Italia? "

  • Questa nota spiega le riforme del fondo salva-stati in corso.
    https://www.esm.europa.eu/press-releases/explainer-esm-reform-and-r...

    Explainer on ESM reform and revisions to the ESM Treaty | European Stability Mechanism
  • Un commento al recente invito del presidente Mattarella a rivedere le regole dell'eurozona sui bilanci pubblici.

    https://www.uominiebusiness.it/default.aspx?c=635&a=28043&t...

    Spendere per non crescere - Uomini & Business
  • Siamo tutti liberali e ci riempiamo la bocca di belle parole. Poi c'è la realtà, dura come non mai. Leggetevi in francese quest'editoriale del quotidiano francofono di Bruxelles, "Le Soir", di tendenza moderata e benpensante. Vedrete, leggendolo, che i problemi collegati al flusso dell'immigrazione non vengono gestiti neanche nella capitale d'Europa, che dovrebbe dare l'esempio.

    Non stupiamoci se i cosiddetti "sovranisti" avanzano da ogni parte. Per chi suona la campana?

    GareduNord,2.jpg

    https://storage.ning.com/topology/rest/1.0/file/get/2330485155?profile=original
  • L'andamento del nostro spread non è buono.

    https://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2019-04-26/btp-pe...

     

    BTp: perché aumenta lo spread con Spagna e Portogallo. Grecia più vicina
    Il differenziale di rendimento tra BTp e titoli greci è sceso fino a 61 punti (minimi dal 2009). Torna a salire invece lo spread con i titoli degli a…
  • Questo è un commento su di uno "studio" del Centrum für Europäische Politik (CEP) sui "vincitori" e i "perdenti" dell'euro.

    https://www.uominiebusiness.it/default.aspx?c=634&a=27594&t...

    Questo è invece un articolo della Frankfurter Allgemeine Zeitung che riporta le tante critiche al pezzo del CEP.   La metodologia sarebbe talmente inappropriata da rendere lo studio inutilizzabile.

    https://www.faz.net/aktuell/wirtschaft/studie-entfacht-streit-ueber...

    La crisi italiana non nasce dall'euro - Uomini & Business
  • Marcello,

    ma Giovanni Tria ha effettivamente parlato di ricatto.   L'informazione principale è corretta.   I commenti sono fuori luogo come quelli di questo articolo del Corriere della Sera.

    https://www.corriere.it/economia/19_febbraio_27/banche-tria-accusa-...

    Banche, Tria accusa la Germania: «Sul bail-in ricattò il governo italiano»
    Il riferimento è all’esecutivo Letta: «Se non avesse accettato si sarebbe diffusa la notizia che il nostro sistema bancario era prossimo al falliment…
  • Bisognerebbe segnalarlo all'Huffington Post, da cui emana...

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Discussioni precedenti

 Eurozona

Eurozona 2016-2017

 

La crisi greca

La crisi greca - 2015

 

Bufale e baggianate

Una delle cose di cui tanti italiani sono convinti è che l'introduzione delle banconote e monete in euro abbia provocato un aumento dei prezzi.   Non è vero.  Questa nota lo spiega.   E questa è una nota  di Europea sullo stesso tema.

Questo testo demolisce la bufala incredibile sul tasso di conversione "sbagliato" o "svantaggioso" per la lira e "vantaggioso" per la Germania.   Nessuno ha mai scelto i tassi di conversione.   Come era già stato stabilito nel Trattato di Maastricht del 1992 si sono presi i tassi di mercato.

In rete gira una bufala secondo laquale il rispetto delle regole europee sul debito pubblico implicherebbe una manovra da 60 miliardi all'anno.   Questa nota dell'Osservatorio CPI spiega perché non è così.

Questo articolo, del 27 dicembre 2017 conferma che quando nel 2011 la Deutsche Bank decise di ridurre la sua esposizione sull'Italia fece di tutto per minimizzarne gli effetti sull'andamento del prezzo dei titoli italiani (come era del resto nel suo stesso interesse).

Recentemente ha cominciato a girare una bufala che attribuisce i bassi tassi di interesse sui titoli di stato tedeschi a delle pretese pratiche scorrette della Bundesbank.   Questo testo smonta la bufala.

Le mie opinioni

Teoricamente un governo che potesse stampare moneta senza limiti potrebbe sempre rimborsare alla pari i titoli di stato emessi.   Ma in pratica la cosa non ha nessuna rilevanza perché con le dimensioni del nostro debito pubblico questo andrebbe di pari passo con un'iperinflazione.  Questa nota lo spiega.

Molti pensano che una crisi delle finanze pubbliche italiana creerebbe talmente tanti problemi per gli altri paesi dell'eurozona da doverli quasi obbligare ad aiutarci.   Non è così.  Lo spiego in questa nota

Questa nota ricorda i vantaggi che l'euro ha portato come tassi di interesse.  Esamina il livello dei tassi di interesse - nominali e reali - sul nostro debito pubblico nel 1996, 2004 e 2017.

Spesso si dimentica che c'è una bella differenza tra lo stato delle finanze pubbliche francesi e le nostre.    Questa nota lo spiega.

* * * * * 

Ogni tanto pubblico dei pezzi su Uomini e Business di Giuseppe Turani.   Questi sono dei pezzi che riguardano il tema dell'unione monetaria.

27 dicembre 2017 - Il complotto inesistente

28 dicembre 2017 - L'Italia dietro i portoghesi

20 agosto 2018 - Come l'Europa ha salvato la Grecia

25 settembre 2018 - La difficile arte di essere Europa 

27 febbraio 2019 - La crisi dell'Italia non nasce dall'euro

* * * * * 

Il 24 febbraio 2017 il Corriere della Sera ha pubblicato questa mia reazione ad un articolo che consideravo ingiustamente critico dell'euro.   E nel giugno dello stesso anno il Sole24Ore ha pubblicato una serie di articoli sul tema dell'unione monetaria e questo è stato il mio contributo.

Storia (nostalgia?)

Questa è una tabella estratta dall'Eurobarometro n° 50 dell'ottobre 1998.