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Risposte
Marcello,
Ma dal 2012 sono stati costruiti - dal lato italiano e dal lato francese - chilometri di gallerie. Questo cambia parecchie cose. Abbandonare l'opera oggi costerebbe molto di più che nel 2012. E nel 2012, nonostante fosse a corto di soldi, il governo Monti non blocco l'opera.
Dopo tutto quello che è stato detto e scritto, come fai ad affermare che quest'opera gioverebbe "ad interessi non identificati" ? C'è sempre, in tutti i paesi, una lobby del cemento interessata a far fare anche opere pubbliche di scarsa utilità. Ma sono più di venti anni che si discute di questa linea. Tonnellate di documenti sono stati scritti su questa linea.
Come la stazione di Stoccarda, la Torino-Lione è diventata un simbolo politico che non viene più discusso per i suoi meriti. TI ricordo che quando a Stoccarda si decise di sottoporre ad un referendum la costruzione della nuova stazione l'opera fu approvata.
La giustificazione della Torino-Lione la puoi trovare anche in questo documento dell'anno scorso redatto per la Commissione da tre società di consulenza tra le quali trovi la TRT del professor Marco Ponti.
https://images.agi.it/pdf/agi/agi/2019/03/07/211242914-8587c002-e45...
Il parere di cui io ho accluso il link è di stimati professori. E' del 2012, ad opera iniziata. Si ha la netta sensazione che si giochi tutto sul filo del rasoio politico.Se il governo dovesse cadere su questo dossier, moltissimi cittadini chiederebbero per quali motivi si è arrivati al "redde rationem" in questa difficile fase. Vedi, i cittadini sembrano essere meglio informati, grazie alla rete. Essa è vero che diffonde "bufale", ma non sempre.Il parere contrario alla TAV c'è, c'è stato,ci sarà, perchè nessuno ci ha spiegato l'utilità di un'opera che giova ad interessi non ben identificati. Se si parla d'inquinamento, ad esempio, esso aumenterà nelle tratte di "raggiungimento delle stazioni di carico dei "pachidermi" TIR. Diminuerebbe nella zona di attraversamento alpino, ma non più a valle. Questo è innegabile.Per quanto riguarda il Trattato Internazionale sappiamo bene da chi è stato firmato...
Marcello,
una prima osservazione, che mi sembra molto importante, è che dal 2012 ad oggi i lavori sono andati avanti (dal lato italiano sono stati costruiti sette chilometri di galleria parallela, quella che accompagna la galleria principale su tutta la sua lunghezza).
Si discute della Torino-Lione, che non è una linea ad altà velocità, dall'inizio degli anni novanta. Di analisi costi benefici ne sono state fatte parecchie. A torto o a ragione, il progetto è andato avanti da oltre venti anni. Oggi bloccarlo costerebbe molto di più che terminarlo.
Sulla nuova linea passeranno treni fino a 2000 tonnellate. Su quella attuale che è a ben 1300 metri di altezza sul livello del mare possono passare treni solo fino a 650 tonnellate tirati/spinti da ben tre locomotive. MIgliorare la linea esistente è un controsenso perché sempre a 1300 metri passerebbe.
La Torino-Lione è costruita sulla base di un trattato internazionale. Se lo rinnegassimo saremmo visti come dei partner inaffidabili con i quali non si possono fare accordi. Come potremmo mai chiedere maggiori fondi per opere di infrastruttura di interesse europeo che attraversino l'Italia ?
Del costo totale dell'opera, l'Italia paga solo una parte, molto meno della metà.
Sui finanziamenti francesi girano bufale fantozzesche. Nessuno ha dubbi sul fatto che la Francia finanzierà i lavori che sono stati decisi assieme.
Criticità sui Treni ad Alta Velocità già espresse da molte parti (intellettuali, universitari,scienziati) e comunicate al governo retto da Mario Monti (2012) Esaminatele e ditemi perchè si insiste sul progetto. Di oggi la notizia che la Francia comincerà a rimborsare l'opera a partire dal 2038...che debbono pensare i "comuni" cittadini?
https://areeweb.polito.it/eventi/TAVSalute/Lettera_Monti_2012.pdf
Ancora un commento su La Voce a proposito della triste storia della Torino-Lione.
https://www.lavoce.info/archives/57932/annullare-la-tav-cronaca-di-...
La società del professor Marco Guido Ponti (la persona che ha coordinato l'analisi costi-benefici sulla linea Torino-Lione chiesta dal ministro Toninelli nel 2018 ha anche prodotto questo studio per la Commissione europea che esalta i vantaggi in termini di PIL, occupazione, riduzione delle emissioni di CO2 derivanti dal completamento dei corridoi europei, tra i quali c'è la tratta Torino-Lione.
Addirittura in alcuni casi, questa tratta mostra alcuni dei vantaggi maggiori.
https://images.agi.it/pdf/agi/agi/2019/03/07/211242914-8587c002-e45...
Nelle discussioni sul problema del latte sardo che si stanno tenendo sulla mia pagina su Facebook, molti attribuiscono i problemi attuali in Sardegna a presunti aumenti di importazioni di formaggi e latte.
Le cifre mostrano che non c'è stato nessun forte aumento di importazioni ne per il latte ne per i formaggi. Per di più ne la Bulgaria ne la Romania appaiono nelle statistiche dell'Assolatte che danno informazioni sulle importazioni dai principali dieci paesi. Quindi le importazioni di latte da questi due paesi paesi, se ce ne sono, devono essere trascurabili.
Ho trovato un ottimo documento sul mercato del latte ovino scritto da un esperto del settore, Giordano Masini.
L'articolo da moltissime informazioni importanti per capire la situazione attuale in Sardegna; situazione che è apparsa molto recentemente, (nel dicembre 2018) e che non è affatto eccezionale. Si è stati nella stessa situazione varie volte negli anni scorsi.
Si tratta di 10 pagine che vale veramente la pena di leggere.
http://www.brunoleonimedia.it/public/Focus/IBL_Focus_301-Masini.pdf...
Maurizio D'Angelo,
mille grazie per queste interessantissime informazioni. Suggeriscono che ci sia dunque una certa concorrenza dalla Romania, ma non fatta attrverso latte importato, ma attraverso la produzione sul posto di un formaggio che in una certa misura fa concorrenza al pecorino.
questa la difesa dei Pinna: https://www.sardiniapost.it/cronaca/pecorino-sequestrato-in-toscana...