Giustizia e magistratura

L'Italia ha un grosso problema in questi due campi.   I tempi della giustizia sono scandalosi.   Molti processi finiscono con la prescrizione.   Molti magistrati rischiano la vita lottando contro le mafie e la criminalità.   Ma tante inchieste sembrano lanciate in maniera avventata e finiscono spesso nel nulla (dopo essere costate cifre altissime e aver rovinato la vita di tante persone).   Abbiamo il Consiglio Superiore della Magistratura, ma non abbiamo la sensazione che gli incapaci - che nella magistratura devono esistere più o meno nelle stesse proporzioni che nelle altre professioni - siano messi da parte.

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Risposte

  • Vi segnalo che sabato 30 gennaio RAI 1 ha informato che il GIP di Bolzano ha deciso di tenere in carcere un tipo, indiziato di aver ucciso i genitori e aver occultato i cadaveri , perché c'è il rischio di reiterazione del reato (testuale). Quindi o il giornalista Rai non sa quel che dice, o il giudice si era fumato qualcosa, oppure come al solito gli altoatesini vogliono fare diverso dal resto degli italiani e hanno inventato un sistema famigliare con genitori duplicati. Per il civile invece un'esperienza personale. Ieri il mio avvocato in Italia mi ha informato che finalmente il fallimento dell'impresa edile che scavando a lato di casa mia aveva fatto franare mezza montagna e la mia cantina, è chiuso. Il riparto della massa attiva è stato da manuale . Prima i creditorii privilegiati, banche e personale , poi gli altri: io.   Per me non è rimasto niente, e pazienza. Il curatore fallimentare si è preso il 20%  della massa attiva , immagino che qualche firma l'avrà messa. Il punto è che il fallimento è stato dichiarato nel 2004. Quando si parla di efficienza.
    Per la giustizia spettacolo vi rimando al commento in prima pagina del Corriere o al TG di ieri  in cui si legge o si vede il giudice che ha interrogato Conte e Salvini sulla storia degli immigrati, che si augura che ci sia un Conte ter e pensa che Conte sia un ottimo rappresentante del popolo italiano. 
    Che dire? sarà candidato alle prossime elezioni?
    Giorgio
  • Non sono certo un simpatizzante dei 5S e purtroppo sono una persona sempre più critica del funzionamento della nostra giustizia (o delle nostre leggi). 

    Trovo la condanna della sindaco Chiara Appendino per gli incidenti di piazza San Carlo ingiustificabile.   Condannare qualcuno solo perché è il capo gerarchico di un'organizzazione mi sembra veramente ingiustificato.   Lo stesso vale per l'eventuale condanna di Mauro Moretti per la strage di Viareggio solo perché è l'amministratore delegato di Ferrovie dello stato. 

    Molte imprese straniere non vengono più ad investire in Italia perché il loro personale dirigente non accetta il "rischio legale" rappresentato da questo tipo di sentenze giudiziarie (o di norme).   Abbiamo una lunga lista di persone che ci ricordano questa realtà.   L'ultimo è stato, in un webinar di qualche giorno fa, l'ex ministro Giovanni Tria che ha ricordato di essere stato avvicinato su questo punto da industriali stranieri e da alcuni suoi colleghi ministri delle finanze.

  • Altro chiodo sulla bara della nostra giustizia.

    https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/20_gennaio_20/tasso-alco...

    Tasso alcolico alle stelle ma viene prosciolto per «tenuità del fatto»
    Tribunale di Milano, una sentenza che fa discutere. La Polstrada: incomprensibile. Sconcerto in Procura
  • Una spiegazione delle recenti decisioni della Corte europea dei diritti dell'uomo e della nostra Corte Costituzionale sul cosiddetto "ergastolo ostativo".

    https://www.corriere.it/opinioni/19_novembre_06/ergastolo-mafiosidi...

    L’ergastolo ai mafiosi: dietro quella scelta
    La sentenza contro il «fine pena mai» ha suscitato molte reazioni negative. Ma la Costituzione parte dal presupposto che nessuno è irrecuperabile
  • Povera giustizia nostra !

    https://www.corriere.it/cronache/19_aprile_16/scarcerata-preside-im...

    Ci saranno conseguenze per chi ha deciso questo arresto illegittimo ?

    Scarcerata la preside: «In Francia con l’auto della scuola per lavoro»
    La professoressa aveva usato l’auto della scuola per arrivare fino a Mentone
  • Riporto un post dalla pagina Facebook di Oscar Giannino.  Vale la pena di leggerlo (anche se fa dubitare sempre di più della nostra giustizia).

    LEGGETE E DITE: CHE SENSO HA? SONO IO DA CONDANNARE? DIFFAMO CHI IN RAI LAVORA SE DICO CHE E' LOTTIZZATA? MA STIAMO SCHERZANDO? NO, E' L'AMARA REALTA'. CHE PER ME OGGI HA UN IMPATTO GRAVE, MOLTO GRAVE

    Avevo promesso in radio alla fine della prima settimana di marzo di spiegare le ragioni del mio interrogarmi su residua agibilità mia personale come giornalista. Ed ecco qui, in maniera che ciascuno possa liberamente giudicare e dire la sua.

    In allegato la fotoriproduzione di un mio editoriale del 7 febbraio 2008.

    Allora ero direttore di Libero Mercato, testata separata da Libero ma che usciva in abbinata. Mettemmo mano su un organigramma RAI di 900 nomi di dirigenti tra società e controllate, oltre 900 ciascuno rosso o blu a seconda del padrinaggio politico, e solo meno di 1 su 3 era verde cioè non politicizzato. Era un documento di provenienza interna dal settimo piano RAI di allora - si avvicinavano elezioni e i componenti del cda si preparavano alla battaglia, ciascuno per la propria parte stilando elenchi. Non un solo nome riusultava sbagliato, di oltre 900 citati in testate, reti e società controllate: un documento tale non era certo collazionato da appassionati della RAI esterni all'azienda. Era una delle tante prove di come dall'interno della RAI ci si disputi il campo guardando ai partiti e alla politica. Solo che quella volta il documento c'era, e i nomi c'erano. Nessuno era mai riuscito ad averne uno tanto dettagliato, feci le telefonate del caso per accertarne fondatezza e lo pubblicammo su Libero integralmente. Io scrissi l'allegato e qui riprodotto editoriale.

    Come potete vedere, non cito uno solo degli oltre 900 impilati in quei fogli che, squadernati, occupavano mezza scrivania. Il mio problema di deontologia giornalistica NON era confermare o meno la presunta ascrizione, simpatia o sostegno di ciascuno di quei signori dirigenti funzionari e giornalisti a questo o quel partito. La valutazione di rendere rendere noto il documento derivava dalla sua caratteristica di oggettiva ed esistente veste documentale, aveva una innegabile portata tale da configurare il diritto-dovere di cronaca e la collegata libertà di opinione.

    La mia valutazione fu questa: l'ampiezza e dettaglio di questo documento comprova i criteri usati per confrontarsi ai piani alti RAI e per interloquire con la politica, il punto non è che si tratti di un documento "ufficiale", che ne so della segreteria del CDA o della direzione generale, il punto è che esso rappresenta un'attendibile prova di come in RAI ciascuno dei diversi partiti interni ed esterni valuta e decide. Nell'editoriale lo scrivo anche, che la questione non è la natura "ufficiale" del documento.

    Successivamente subìì per tutt'altra vicenda un infondato e pretestuoso licenziamento disciplinare dall'azienda che editava il mio LiberoMercato. E ne ottenni ristoro. 
    In tribunale stavano per perdere ovviamente e decisero di pagarmi il dovuto.

    Veniamo all'oggi. Il 4 marzo scorso ho appreso in mezz'ora, per effetto della decisione del giudice civile favorevole alla richiesta di ristoro avanzata da numerosi dirigenti RAI citati, sentenza passata in giudicato ed esecuzione, di esser stato pignorato per la cifra di 144.342 euro al Sole (centoquarantaquattromila, non è un errore)- non essendo dipendente ma collaboratore a contratto non ho la tutela del quinto dei compensi come massimo pignorabile - e in banca, che necessariamente congela conto e ogni carta credito e bancomat.

    Come cittadino, devo ottemperare alle sentenze. Ergo, a conti e retribuzione bloccata, e non potendo vivere in tali condizioni né pagare affitto né pensare ai miei figli né potendo vendere proprietà che non ho, l'unica è indebitarsi e passare ora un certo periodo della vita a ripagare il prestito.

    E tutto questo per aver scritto che la RAI è lottizzata? Rispetto le sentenze, non polemizzo col giudice né con i dirigenti RAI che incassano perché il giudice ha dato loro ragione. Ma come giornalista, m'interrogo ogni giorno da allora su che cosa ho sbagliato.

    Io ho commesso errori gravi nella mia vita, il più grave quello del 2013 alle elezioni con Fare sul titolo di studio. Ma quando li ho commessi li ho ammessi ed è sacrosanto pagare, mettendo in conto che fino all'ultimo giorno della tua vita chiunque te li potrà giustamente rimproverare, e sbeffeggiare la tua presunta accuratezza, che dovrà essere per questo maggiore ma senza alcuna possibilità di dire ""non avete diritto di sbeffeggiarmi".

    Ma ora, su questa sberla economica incredibile comminatami per aver scritto di fronte a un documento con 900 nomi che la RAI è lottizzata e che per questo va privatizzata, sia nella sua componente commerciale che in quella di servizio pubblico, che può essere benissimo messo a gara anch'esso con standard fortemente vigilati da una preposta autorità, io non solo l'errore proprio non lo vedo, ma lo rifarei con assoluta certezza cento e mille volte: perché ne sono convinto da una vita, e sfido chiunque a provarmi fattualmente che la RAI non è lottizzata e in mano ai partiti.

    Hanno trasformato il canone RAI in tassa su detenzione dei device ricettivi per eludere la volontà espressa dal popolo nel referendum del 1995, hanno messo il canone-non-canone in bolletta elettrica, continuano a ogni stagione politica con infornate di nomine decise da segretari e tirapiedi dei segretari dei partiti, e il colpevole da condannare a metter mano al portafoglio sono io? Sono io che danneggio la credibilità professionale e personale dei dirigenti RAI?

    Oggi a riscrivere quell'editoriale cambierei certo una cosa: i colori politici rispetto ai partiti di allora. Allora dominavano i rossi della sinistra in lotta contro i blu del centrodestra, Oggi l'infornata grillo-leghista prevarrebbe, con molti residui storici dei due precedenti fronti della seconda repubblica. Ma userei lo stesso tono duro: non sui dirigenti RAI visto che non ne CITAVO NEPPURE UNO, ma sui partiti che attaccano la RAI dei partiti solo quando sono all'opposizione, e poi al governo fanno come tutti e peggio di tutti. Senza eccezioni: Renzi aveva promesso alle Leopolde la privatizzazione di reti RAI,e ha fatto invece approvare una riforma che la consegna rigorosamentre al governo in carica protempore. Con grande soddisfazione, oggi, di leghisti e cinquestelle.

    Dite la vostra, liberamente.

    Vi ricordo solo che per un'ingiusta detenzione lo Stato riconosce a Sallusti, direttore oggi del Giornale, 12 mila euro. E Alessandro è dovuto arrivare fino alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, per vedersi riconosciuto il suo diritto.

    Lo Stato dà 12 mila euro a un direttore se lo arresta ingiustamente.

    Io devo sborsare una cifra multipla di enne volte a persone che no ho mai citato e di cui non ho messo in dubbio ciò che neanche mi interessava, perché a interessarmi e a farmi sdegnare ieri e sempre è la natura partitica dei processi che in RAI presiedono a nomine e decisioni aziendali.

    Ha senso tenere la tessera di giornalista? Ma per fare che? Burocrazia, contributi, certo. Ma per dover d'ora in poi ricordarmi che se attacco questa o quella parte di economia pubblica e lottizzata in Italia, rischio di pagare per anni ristori a chi neanche cito?

    Non è solo amarezza, è disgusto quel che provo.

    Innanzitutto di me stesso. Forse infatti l'unica cosa è ammetterlo: non sono fatto abbastanza bene per capire che l'informazione in ITA deve stare "accuorta" come si dice a Napoli, attenta e accomodata, perché se vuoi fare il free lance senza editore padrone, che ti copre anche in tribunale, allora poi non ti puoi lamentare se al cane sciolto di lingua troppo lunga arrivano mazzate.

  • Un altro "fatto che non sussiste".   Dopo anni e progetti andati in fumo.

    https://www.corriere.it/cronache/18_dicembre_14/accuse-fondi-negati...

    Le accuse e i fondi negati ad Aldo Schiavone: così muore l'eccellenza|Chi è: il ritratto
    Messo sotto accusa anni fa: ora quelle accuse si sono dimostrate senza basi ma è troppo tardi
  • Fabio Colasanti 2 Novembre 2018, alle 10:36

    Sull'inchiesta per "sequestro di persona" contro Matteo Salvini per il caso Diciotti (politicamente vergognoso; un vero e proprio "spot elettorale") devo dargli – purtroppo – ragione.    Ha giustamente ricordato lo spreco di tempo e risorse creato da questa inchiesta strana.

  • Fabio Colasanti 24 Ottobre 2018, alle 0:49

    Ecco come è finita l'inchiesta della procura di Roccacannuccia di Sotto sulle agenzie di rating.  Tutti assolti, sia le persone fisiche che le agenzie.

    https://www.agi.it/fact-checking/inchiesta_agenzie_rating_grillo-45...

    Le accuse di Grillo e come è davvero finita l'inchiesta italiana sulle agenzie di rating
    Dal palco de "Italia a 5 stelle" il garante del Movimento 5 stelle ha detto che le tre age
  • Fabio Colasanti 21 Luglio 2018, alle 19:28

    sui danni che sta facendo la nostra giustizia e sulla poca fiducia che la nostra magistratura ci ispira siamo perfettamente d'accordo.

    L'inchiesta di Campobasso che ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati di Paolo Savona, Alessadro Profumo e tante altre persone, inchiesta per "applicazione di tassi usurai" mi sembra un'altra inchiesta nata su ben poco e che sarà archiviata ben presto (nel silenzio generale).

    Oltre a tutto è quasi sicuro che Savona e molte delle altre persone indagate la pratica in questione non devono averla mai vista.   Altro elemento che rende la cosa molto dubbia è che la società vittima dell'usura non è una piccola società del luogo, ma è un'impresa con circa tremila dipendenti.  Possibile che abbia subito l'applicazione di "tassi usurai", anche se molti anni addietro (con una prescrizione dietro l'angolo)?

    E' meglio che io non scriva nulla su quello che penso di inxchiestye del genere da parte di piccolissimi tribunali di provincia.

    Come ha ben scritto Luigi Marattin, i danni che Paolo Savona sta facendo alla collettività sono ben altri.  Se oggi paghiamo un buon punto in più sui nostri titoli di stato è in buona parte dovuto alle sue affermazioni irresponsabili.

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