Per seguire una discussione cliccate sul suo titolo. Potrete aggiungere un commento o una domanda inserendo il testo che volete nel riquadro in fondo alla pagina e poi cliccando su "Rispondi" o rispondere ad un commento particolare (cliccare sul "Rispondi" scritto in caratteri piccoli sotto al commento al quale volete reagire) inserendo il vostro testo nel riquadro. Dopo aver "postato" il vostro commento/domanda avete ancora 15 minuti per poterlo eventualmente correggere. Se una discussione vi interessa particolarmente potete cliccare su "Segui" in fondo alla discussione. In questa maniera riceverete un messaggio e-mail ogni volta che un nuovo commento sarà inserito nella discussione. Cliccando su "Non seguire più" potete interrompere in ogni momento l'invio di questi messaggi.
Ogni tipo di intervento è il benvenuto. Dall'intervento di tre o quattro paragrafi che presenta in maniera esauriente un argomento particolare alla domanda di spiegazioni supplementari di due righe. I temi proposti hanno lo scopo di lanciare una vera discussione e quindi le espressioni di dissenso da quanto scritto nei testi introduttivi o da quanto affermato nei commenti da altri partecipanti sono le benvenute. Cliccate qui per un'avvertenza importante a proposito del bottone "Elimina".
Risposte
Quello che mi preoccupa inoltrei è la limitata destinazione dei fondi europei presente nel piano predisposto dal Governo per quanto riguarda la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. mi sembra che non solo i fondi dovrebbero essere almeno il doppio ( se non il triplo) ma vadano individuati subito i relativi progetti da realizzare, i soggetti economici ed i relativi business plan. Non avverto la dovuta attenzione nè l'opportuna divilgazione del tema all'interno del dibattito politico e sui media.
Giuseppe,
negli Stati Uniti (e in altri paesi) ci sono molte persone che negano che il riscaldamento del pianeta che vediamo sia dovuto all'attività dell'uomo. In Europa mi sembra non ci siano più molte persone con posizioni così estreme. Che il pianeta da 35/40 anni si stia riscaldando è innegabile e non vedo molte persone negare che questo sia dovuto all'andamento delle emissioni di anidride carbonica.
La discussione porta sulle misure specifiche da prendere per raggiungere gli obiettivi che ci siamo fissati a livello europeo.
In questo dibattito, molto più importante, considero che posizioni di Greta Tunberg e molti altri non aiutano. Sono spesso di una ingenuità disarmante e controproducente. Mettere alcuni poveri disgraziati a pedalare per produrre l'elettricità necessaria ai suoi comizo è ridicolo. Andare in america con una barca a vela, che poi è stata riportata indietro da un equipaggio andato in America in aereo serve a far notizia, ma sul fondo porta a distanziarsi da queste ingenuità. Molti "ragazzi" che seguono Greta sembrano invocare un ritorno al Medioevo, che - per fortuna - non succederà mai.
Quello di cui dovremmo discutere sono, per esempio, le misure indicate nel Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR o Recovey Plan) per effettuare la cosiddetta transizione energetica o realizzare il Green Deal. Purtroppo, anche nell'ultima versione del piano ci sono troppi pochi dettagli per dire qualcosa di concreto. Chissà quando il governo (o il prossimo che mi auspico sia senza Giuseppe Conte) ci farà sapere qualcosa ?
La pandemia che ha messo in ginocchio tutto il nostro mondo , il cambiamento climatico ed il riscaldamento globale che stanno distruggendo la vivibilità di vaste zone geografiche , la diseguaglianza ed il peggioramento delle condizioni di vita di sempre più larghe parti della popolazione, non solo dei paesi sottosviluppati ma anche di quelli più avanzati, stanno rimettendo in discussione il nostro modello di sviluppo e chiedono a tutti noi di prendere coscienza che siamo in una di quelle delicate fasi storiche in cui si assiste al passaggio verso una nuova forma di civiltà. Sono epoche di transizione in cui come in passato si assiste alla perdita di credibilità delle istituzioni e della cultura dominante mentre si è ancora in cerca di nuovi contenuti e dei soggetti sociali , dei progetti culturali e delle trasformazioni economiche che permetteranno il delinearsi di una nuova civiltà mondiale. Poche sono le voci che si alzano con capacità e credibilità in questo momento . Una mi sembra quella di Papa Francesco che, recentemente, nella sua enciclica ha sottolineato il valore della “ Fratellanza” come condizione necessaria per affrontare e superare insieme le difficoltà di questa fase storica in cui sono indissolubilmente legate la crisi ecologica e quella sociale. Crisi dove la solidarietà e la fratellanza fra i popoli e all’interno delle nazioni deve prendere il posto della “paura dell’altro” nel corso di questa nuova lotta per la sopravvivenza che interessa l’intera umanità.È paradossale che un mondo così potenzialmente ricco sia attraversato da tanta povertà e odio.
Se volete potete continuare la lettura su :
http://ciragionoescrivo.blogspot.com/2020/10/un-cambio-di-civilta-g...
Un buon articolo del New York Times sugli incendi nell'Amazzonia.
https://www.nytimes.com/2019/08/23/world/americas/amazon-fire-brazi...
Grazie ad Alberto Rotondi per avermo segnalato.
Un buon articolo.
https://www.ilpost.it/francescocosta/2019/03/14/greta-thunberg-ha-r...
Ne riporto un passaggio.
Un grafico che spiega il mio pessimismo sulla reale possibilità di poter fare qualcosa per limitare l'inquinamento atmosferico. Penso che politicamente sia impossibile fare qualcosa di serio.
Il grafico viene da uno studio dell'Ispra che è stato ripreso da Milena Gabanelli in uno dei suoi articoli Dataroom
https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/inquinamento-smog...
Il grafico presenta l'inquinamento proveniente dalle PM 2.5 che sarebbero le più pericolose per la salute umana. Stranamente il grafico separa l'inquinamento prodotto dalle automobili da quello dovuto ai mezzi commerciali per il trasporto merci. Se si sommano queste due fonti, il trasporto con motori a scoppio diventa responnsabile del 16.1 per cento delle emissioni, cosa che lo porta al secondo posto globale.
Quindi il riscaldamento domestico è di gran lunga la prima fonte di inquinamento da PM 2.5, seguito dal trasporto con motori a scoppio (16.1%), dagli allevamenti intensivi (15.1%) con l'industria che viene solo al quarto posto (11 per cento).
Queste cifre sono in linea con quelle per le emissioni di CO2 (importanti per il riscaldamento globale) che da anni vedono il riscaldamento e il trasporto con motori a scoppio ai primi due posti seguiti dall'insieme delle attività industriali.
Non vedo in nessun grande paese (forse solo in Norvegia) un governo con il coraggio politico di fare qualcosa sul riscaldamento domestico e sulle automobili (guardate cosa è successo in Francia all'annuncio di un aumento delle tasse sulla benzina).
In dieci anni possono succedere tante cose, ma l'obiettivo di sei milioni di auto elettriche nel 2030 mi sembra molto ambizioso.
https://www.key4biz.it/piano-energia-e-clima-per-litalia-obiettivo-...
Oltre a tutto dovremmo pensare a qualche altra cosa. Anche se riuscissimo a sostituire tutte le auto con motori a scoppio con auto elettriche le città sarebbero sempre ingorgate. Dobbiamo cominciare a pensare a maniere diverse di sviluppare le città e di come ci si sposta.