Questa pagina

Ci troviamo di fronte a tante sfide che vengono da cambiamenti strutturali del mondo in cui viviamo e non dalle politiche economiche seguite.   Questo breve testo da un'idea del problema.

Cambiamenti climatici

Forse ne stiamo cominciando a vedere gli effetti.   Finora si trattava di ricevere l'informazione sugli aumenti di temperatura e i risultati delle analisi sulla sua origine.   Oggi forse ne vediamo già gli effetti nei fenomeni meteorologici estremi che vediamo anche nel nostro paese.    Che fare ?

Per aggiungere dei commenti, devi essere membro di Che Italia vogliamo ?!

Join Che Italia vogliamo ?

Voti 0
Inviami un'e-mail quando le persone aggiungono una risposta –

Risposte

  • Quello che mi preoccupa inoltrei è la limitata destinazione dei fondi europei  presente nel piano predisposto dal Governo per quanto riguarda la produzione di energia elettrica  da fonti rinnovabili. mi sembra che non solo i fondi dovrebbero essere almeno il doppio ( se non il triplo) ma vadano individuati  subito i relativi progetti da realizzare, i soggetti economici ed i relativi business plan. Non avverto  la dovuta attenzione nè l'opportuna divilgazione del tema all'interno del dibattito politico e  sui media.

  •  Giuseppe,

    negli Stati Uniti (e in altri paesi) ci sono molte persone che negano che il riscaldamento del pianeta che vediamo sia dovuto all'attività dell'uomo.    In Europa mi sembra non ci siano più molte persone con posizioni così estreme.   Che il pianeta da 35/40 anni si stia riscaldando è innegabile e non vedo molte persone negare che questo sia dovuto all'andamento delle emissioni di anidride carbonica.

    La discussione porta sulle misure specifiche da prendere per raggiungere gli obiettivi che ci siamo fissati a livello europeo.

    In questo dibattito, molto più importante, considero che posizioni di Greta Tunberg e molti altri non aiutano.   Sono spesso di una ingenuità disarmante e controproducente.   Mettere alcuni poveri disgraziati a pedalare per produrre l'elettricità necessaria ai suoi comizo è ridicolo.    Andare in america con una barca a vela, che poi è stata riportata indietro da un equipaggio andato in America in aereo serve a far notizia, ma sul fondo porta a distanziarsi da queste ingenuità.     Molti "ragazzi" che seguono Greta sembrano invocare un ritorno al Medioevo, che - per fortuna - non succederà mai.

    Quello di cui dovremmo discutere sono, per esempio, le misure indicate nel Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR o Recovey Plan) per effettuare la cosiddetta transizione energetica o realizzare il Green Deal.   Purtroppo, anche nell'ultima versione del piano ci sono troppi pochi dettagli per dire qualcosa di concreto.   Chissà quando il governo (o il prossimo che mi auspico sia senza Giuseppe Conte) ci farà sapere qualcosa ?

  • La pandemia che ha messo in ginocchio tutto il nostro mondo , il cambiamento climatico ed il riscaldamento globale  che stanno distruggendo la vivibilità di vaste zone geografiche  , la diseguaglianza  ed il peggioramento delle condizioni di vita di sempre più larghe parti della popolazione, non solo dei paesi sottosviluppati ma anche di quelli più avanzati,  stanno  rimettendo in discussione il nostro modello di sviluppo  e chiedono a tutti noi di prendere coscienza che siamo in una di quelle delicate fasi storiche  in cui si assiste al passaggio verso una nuova forma di civiltà. Sono epoche di transizione in cui come in passato si assiste alla perdita di credibilità delle istituzioni e della cultura dominante  mentre si è ancora in cerca di nuovi contenuti e dei soggetti sociali , dei progetti culturali  e delle trasformazioni economiche che permetteranno il delinearsi di una nuova civiltà mondiale. Poche sono le voci  che si alzano con capacità e credibilità in questo momento . Una mi sembra quella di Papa Francesco che, recentemente,  nella sua enciclica ha sottolineato il valore della “ Fratellanza” come condizione necessaria per affrontare e superare insieme le difficoltà di questa fase storica in cui sono indissolubilmente  legate la crisi ecologica e quella sociale. Crisi dove la solidarietà e la fratellanza fra i popoli e all’interno delle nazioni deve prendere il posto della “paura dell’altro” nel corso di questa nuova lotta per la sopravvivenza che interessa l’intera umanità.È  paradossale che un mondo così potenzialmente ricco sia attraversato da tanta povertà  e odio.

    Se volete potete continuare la lettura su :

    http://ciragionoescrivo.blogspot.com/2020/10/un-cambio-di-civilta-g...

     

    UN CAMBIO DI CIVILTA’ – THE GREEN NEW DEAL
      La pandemia che ha messo in ginocchio tutto il nostro mondo , il cambiamento climatico ed il riscaldamento globale   che stanno distruggen...
  • Un buon articolo del New York Times sugli incendi nell'Amazzonia.

    https://www.nytimes.com/2019/08/23/world/americas/amazon-fire-brazi...

    Grazie ad Alberto Rotondi per avermo segnalato.

  • Un buon articolo. 

    https://www.ilpost.it/francescocosta/2019/03/14/greta-thunberg-ha-r...

    Ne riporto un passaggio. 

    La storia dei progressi fatti fin qui nella lotta all’inquinamento e al riscaldamento globale, dai più piccoli e timidi ai più coraggiosi, è una storia di azioni intraprese dai governi nel disinteresse generale della grandissima parte delle persone, se non addirittura spesso contro la loro opinione.   Dalla raccolta differenziata ai sacchetti biodegradabili, dalla chiusura delle miniere di carbone fino a qualsiasi cosa provi a disincentivare l’uso dell’auto – basta buttare un occhio in Francia – le misure ambientaliste sono state portate avanti non a causa della spinta popolare ma nonostante la spinta popolare; non contro i governi delle élites ma grazie ai governi delle élites, che hanno fatto queste cose sapendo che, salvo una ristretta minoranza di persone, al popolo non importava granché e in termini elettorali non avrebbero pagato.   È un fatto, che ci piaccia o no.   D’altra parte basta guardare qualsiasi sondaggio su quali siano le priorità degli elettori per notare quanto in basso si trovano la protezione del pianeta e la lotta ai cambiamenti climatici (quando ottengono abbastanza risposte da essere menzionati, cosa che non accade sempre).

    Greta Thunberg ha ragione, ma sbaglia bersaglio - Francesco Costa
    La giovane attivista svedese giustamente chiede e merita di essere presa sul serio, e quindi facciamolo. [Continua]
  • Un grafico che spiega il mio pessimismo sulla reale possibilità di poter fare qualcosa per limitare l'inquinamento atmosferico.   Penso che politicamente sia impossibile fare qualcosa di serio.

    Il grafico viene da uno studio dell'Ispra che è stato ripreso da Milena Gabanelli in uno dei suoi articoli Dataroom

    https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/inquinamento-smog...

    Il grafico presenta l'inquinamento proveniente dalle PM 2.5 che sarebbero le più pericolose per la salute umana.   Stranamente il grafico separa l'inquinamento prodotto dalle automobili da quello dovuto ai mezzi commerciali per il trasporto merci.   Se si sommano queste due fonti, il trasporto con motori a scoppio diventa responnsabile del 16.1 per cento delle emissioni, cosa che lo porta al secondo posto globale.

    1221487260?profile=RESIZE_930x

    Quindi il riscaldamento domestico è di gran lunga la prima fonte di inquinamento da PM 2.5, seguito dal trasporto con motori a scoppio (16.1%), dagli allevamenti intensivi (15.1%) con l'industria che viene solo al quarto posto (11 per cento).

    Queste cifre sono in linea con quelle per le emissioni di CO2 (importanti per il riscaldamento globale) che da anni vedono il riscaldamento e il trasporto con motori a scoppio ai primi due posti seguiti dall'insieme delle attività industriali.

    Non vedo in nessun grande paese (forse solo in Norvegia) un governo con il coraggio politico di fare qualcosa sul riscaldamento domestico e sulle automobili (guardate cosa è successo in Francia all'annuncio di un aumento delle tasse sulla benzina).

    Inquinamento: il 50% è prodotto dai riscaldamenti e allevamenti intensivi
    L’Ispra calcola per la prima volta il particolato primario e secondario. Fermare solo le auto serve a poco. Domenico Affinito sul Corriere della Sera
  • In dieci anni possono succedere tante cose, ma l'obiettivo di sei milioni di auto elettriche nel 2030 mi sembra molto ambizioso.

    https://www.key4biz.it/piano-energia-e-clima-per-litalia-obiettivo-...

    Oltre a tutto dovremmo pensare a qualche altra cosa.   Anche se riuscissimo a sostituire tutte le auto con motori a scoppio con auto elettriche le città sarebbero sempre ingorgate.   Dobbiamo cominciare a pensare a maniere diverse di sviluppare le città e di come ci si sposta.

    Piano energia e clima, per l’Italia obiettivo 6 milioni di auto elettriche nel 2030
    Obiettivi del Pniec per il settore trasporti: favorire nuove immatricolazioni di auto ibride e 100% elettriche, realizzare infrastrutture di ricarica.
This reply was deleted.

Per seguire una discussione cliccate sul suo titolo.   Potrete aggiungere un commento o una domanda inserendo il testo che volete nel riquadro in fondo alla pagina e poi cliccando su "Rispondi" o rispondere ad un commento particolare (cliccare sul "Rispondi" scritto in caratteri piccoli sotto al commento al quale volete reagire) inserendo il vostro testo nel riquadro.   Dopo aver "postato" il vostro commento/domanda avete ancora 15 minuti per poterlo eventualmente correggere.   Se una discussione vi interessa particolarmente potete cliccare su "Segui" in fondo alla discussione.   In questa maniera riceverete un messaggio e-mail ogni volta che un nuovo commento sarà inserito nella discussione.    Cliccando su "Non seguire più" potete interrompere in ogni momento l'invio di questi messaggi.

Ogni tipo di intervento è il benvenuto.   Dall'intervento di tre o quattro paragrafi che presenta in maniera esauriente un argomento particolare alla domanda di spiegazioni supplementari di due righe.   I temi proposti hanno lo scopo di lanciare una vera discussione e quindi le espressioni di dissenso da quanto scritto nei testi introduttivi o da quanto affermato nei commenti da altri partecipanti sono le benvenute.   Cliccate qui per un'avvertenza importante a proposito del bottone "Elimina".

Discussioni precedenti

 

Immigrazione

 Immigrazione 2017
Immigrazione 2015 - 2016

Bufale e baggianate

Alcuni sostengono che lo sfruttamento di alcuni paesi africani attraverso l'uso del franco CFA sarebbe all'origine di gran parte dei movimenti migratori verso l'Italia.   Questa nota spiega che non è così, che si tratta di una bufala.

Le mie opinioni

Questi sono dei commenti rapidi che ho pubblicato su Uomini e Business legati alle discussioni in corso sull'immigrazione e l'arrivo di migranti illegali e profughi.

26 giugno 2018 - La bomba dei migranti 

30 giugno 2018 - Vedremo mai dei campi sorvegliati?

3 luglio 2018 - Dublino non cambierà

25 luglio 2018 - UE, problemi e limiti sui migranti

2 settembre 2018 - Dove vanno gli immigrati?         

21 settembre 2018 - Migranti. L'Italia lasciata sola?        

23 novembre 2018 - Sbandamenti esteri   

5 gennaio 2019 - Tutte le bugie sugli immigrati