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Risposte
Qatargate : la FGTB et la CSC demandent le départ de Luca Visentini...
Mariana Mazzuccato continua a portare avanti posizioni molto interessanti . Nel suo libro " Non sprechiamo questa crisi" prospetta una possibilità di occupazione nel settore pubblico dei disoccupati dicendo : " “Nella nostra ipotesi di un programma di impiego nel settore pubblico, lo Stato garantirebbe un lavoro a qualsiasi richiedente in età lavorativa che non riesca a trovare un’occupazione nel settore privato, a una paga oraria fissa non inferiore al salario minimo nazionale”.
Molto interessante sia per l'indirizzo dell'impiego di risorse lavoro non utilizzate sia perchè in realtà l'utilizzo della risorsa lavoro è sempre una produzione di ricchezza.
http://ciragionoescrivo.blogspot.com/2021/03/oltre-il-jobs-act-ed-i...
Un'altra conferma di cose che già sappiamo:
http://www.neodemos.info/articoli/per-troppi-giovani-la-buona-occup...
Un articolo sulle tante difficoltà a creare e far funzionare la gamba del "reddito di cittadinanza" che dovrebbe occuparsi dell'inserimento delle persone nel mercato del lavoro.
Del resto molti sembrano aver dimenticato che una cosa molto simile al reddito di cittadinanza era stata già introdotta nel 1998: il Reddito Minimo di Inserimento (RMI). Quando Berlusconi lo aboli nel 2004 lo strumento aveva funzionato per la distribuzione di reddito ai più bisognosi, ma era stato un flop completo per quanto riguarda l'avviamento al lavoro.
La storia rischia di ripetersi.
https://www.linkiesta.it/it/article/2019/03/07/reddito-di-cittadina...
Un commento dell'Osservatorio sui conti pubblici italiani dell'Università Cattolica di Milano (quello diretto da Carlo Cottarelli).
Reddito di cittadinanza: generoso con i single e parsimonioso con le famiglie numerose
di Andrea Gorga
https://osservatoriocpi.unicatt.it/cpi-archivio-studi-e-analisi-red...
Io penso innanzi tutto che si debba rivalutare il rapporto fra la politica e gli intellettuali. Dove intellettuale non sia più, come sta accadendo, l'opinionista. Dove intellettuale sia colui che studia e produce idee cioè pensiero documentato. Questa intervista propone una modalità inusuale: un politico che intervista, che propone domande, anziché farsi intervistare. Spesso parliamo astrattamente di ricerca e sviluppo perdendo di vista che la università non è una semplice scuola, ma è il luogo della scienza. Senza la scienza non esisterebbe la tecnica. La politica è una delle più complesse attività scientifiche. Ciò premesso penso che laddove, italia in primis, non esisterà mai una prevalenza delle grandi imprese, lo stato deve farsi carico di fornire leggi , servizi e controllo.
La chiacchierata tra Cesare Damiano e Domenico De Masi contiene molti temi interessanti.
Penso che si dovrebbe cominciare dal rendersi conti dell'importanza delle modifiche del processo di produzione permesse dall'automazione e dalle nuove tecnologie. Domenico De Masi ci ricorda che oggi le macchine fanno tantissime cose, molte delle quali noi siamo ben contenti di non dover più fare. Al circolo PD di Bruxelles abbiamo avuto qualche giorno fa un sindacalista della CGIL che ci ha ricordato che grazie all'automazone gli incidenti sul lavoro si sono ridotti moltissimo e che tante malattie professionali sono quasi scomparse grazie ai miglioramenti nell'ergonomia delle lavorazioni.
Quindi non ha alcun senso augurarsi di poter rallentare o addirittura diminuire l'uso di robot e altre forme di autorizzazione.
Dobbiamo invece discutere di cosa queste significano per i redditi dei lavoratori: meno redditi complessivamente.
Domenico De Masi ha citato la necessità di ridurre gli orari di lavoro. Questo è possibile e viene praticato sempre più nei paesi avanzati (di solito attraverso l'aumento dei giorni di ferie). Ma questo è possibile solo nelle grandi imprese industriali. Per le piccole e medie imprese la riduzione del tempo di lavoro è difficile. Per tanti altri lavori è semplicemente impossibile.
CHe ne pensate ?
Rilevante per l'analisi di quanto detto da De Masi.
https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2019-02-08/il-modello-tedes...
http://www.cesaredamiano.org/2019/02/01/lapprofondimento-il-lavoro-...