Risposte

  • Questo articolo di Federico Fubini è giustissimo.   Mette in evidenza le assurdità delle quali alcuni partiti si rendono responsabili.   Ho sentito personalmente, in un webinar di una settimana fa, il dottor Pisauro denunciare con forza l'illogicità e la poca efficacia di questa misura.   

    Ha ricordato come ogni inventivo economico per la realizzazione di spese è sempre parziale per obbligare chi lo riceve a pagare una parte della spesa ed a cercare quindi di mantenere il più basso possibile il costo totale.   Nel superbonus questo principio fondamentale è stato ignorato. 

    La misura è "regressiva" perché aiuta persone che hanno un certo livello di ricchezza : i proprietari delle case.   Per di più, il superbonus restituisce ai proprietari delle case una cifra totale equivalente a circa due terzi di quanto questi pagano con l'IMU.    L'ultimo schiaffo è venuto dall'insistenza dei 5S per eliminare la soglia di reddito per l'applicazione del superbonus alle case unifamiliari e alle villette. 

    Infine, per ottenere il miglioramento dell'isolamento termico del parco mobiliare italiano in questa maniera servirebbero più di cento anni ed una cifra stratosferica (quattro volte il Next Generation EU per l'insieme dei 27 paesi UE).

    https://www.corriere.it/economia/lavoro/21_dicembre_21/frodi-mafie-...

    https://www.corriere.it/economia/lavoro/21_dicembre_21/frodi-mafie-regali-ricchi-tutti-dubbi-superb…
  • Su Quora è apparsa questa domanda,

    Cosa abbiamo perso in Italia oggi che in passato ci portava a essere un grande paese?

    alla quale ho dato questa risposta.

    (435) Risposta di Fabio Colasanti a Cosa abbiamo perso in Italia og...

     

    Cosa abbiamo perso in Italia oggi che in passato ci portava a essere un grande paese?
    Risposta di Fabio Colasanti Questa domanda riassume bene il complesso di Calimero e il complesso di inferiorità che contraddistingue tanti italiani.…
  • Un ottimo articolo.

    Dal fronte di Bruxelles (ex GermaniE) | Investimenti dall’est...

    Investimenti dall'estero - Quando la Spagna supera (di gran lunga) l'Italia
    Ci saranno molti metri di giudizio per valutare ex post la bontà del piano di rilancio nazionale che è stato appena presentato dal governo Draghi. Pr…
  • Sappiamo che negli ultimi tre decenni, l'economia italiana è stata quella che ha registrato il più basso tasso di crescita tra i paesi europei.   Meno noto è il fatto che l'economia italiana negli ultimi anni si è dimostrata anche essere una delle meno capaci di recuperare dopo una recessione.   

    Posto una infografia, resa nota stamattina in un webinar dell'Economist Intelligence Unit,  che mostra quando i paesi dovrebbero ritornare al livello di PIL del 2019 sulla base delle proiezioni disponibili.   L'infografia mostra il dato per venti paesi in varie parti del mondo.   L'Italia è all'ultimo posto.    L'economia del nostro paese, secondo l'EIU, dovrebbe ritornare al livello del 2019 solo nel terzo trimestre del 2024.

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  • La produzione manufatturiera in Italia a gennaio sembra stia andando meglio del previsto.    Un indice della percezione del suo andamento (IHS Markit PMI) a gennaio ha raggiunto il valore di 55.1 contro 52.8 a dicembre.    Un valore superiore a 50 per questo indice indica che le cose "vanno bene".

    Il buon andamento dell'industria manufatturiera italiana (nettamente migliore, per esempio, di quello di quella spagnola) sembra sia dovuto alle importazioni di macchinari dai paesi asiatici.   L'Italia è un grosso produttore di macchinari di ogni tipo (cosa che molti ignorano o dimenticano).   Le esportazioni di prodotti agricoli e alimentari italiane sono solo il 9 per cento circa del totale.   Il vero "Made in Italy" è costituito da macchinari, mezzi di trasporto, prodotti chimici, prodotti farmaceutici e mobili.  

    Al tempo stesso questa notizia ci ricorda il carattere settoriale della crisi in corso. Se il settore dei servizi (e soprattutto il turismo) è in grossissime difficoltà, tante parti del settore industriale stanno andando bene, come il dato dell'indice IHS sottolinea.

    Le misure di sostegno dovrebbero riflettere questa realtà.

  • Questo articolo dice moltissime cose giuste.

    https://www.corriere.it/opinioni/21_gennaio_23/a-proposito-debito-c...

    A proposito del debito che carichiamo sul futuro
    Un miliardo di euro di deficit pesa forse politicamente molto meno che in passato, ma anche in era di tassi negativi non scompare d’incanto
  • "...... Ho purtroppo la brutta impressione che molti dei principali responsabili politici non si rendano conto di cosa sta succedendo".

    Dott Colasanti, non è una sua impressione ma l'ennesima prova che anche nel Pd manca un minimo grado di pudore per poter coesistere  al governo con parvenue del livello di Di Maio, Castelli ed altri, tanto per limitare i nomi. Il danno prodotto da questo governo che include il Pd ha assestato un colpo non più recuperabile in tempo di pace neppure con i generosi 209 mld. Personalmente ritengo responsabili di questo scadimento, oltre ai politici, le cosiddette Elite ed i media che poco hanno fatto per impedire il disastro che avverrà tra 5-10 anni per il fatto che si è perso il rapporto tra il cittadino ed il lavoro come impegno sociale in grado di migliorarci, visto che si sottolinea insistentemente l'assistenzialismo, l'accoglienza tout court , diritti e fattori troppe volte sconnessi dalla realtà di contenimento dei bilanci. Tutte le cosiddette elite hanno la lora parte di colpa se la società non ingrana. Bisogna rispettare i bilanci e la politica da essi consentita.

  • Un brevissimo commento su di un tema molto vasto: l'intervento dello stato nell'economia.

    Non c'è alcun dubbio che la recessione provocata dall'epidemia di Covid-19 richieda un forte intervento dello stato. Questo deve colmare, nella misura del possibile, le forti perdite di reddito di molti settori e deve aiutare a riorientare lo sviluppo delle nostre economie.

    Purtroppo, oggi nel nostro paese "intervento dello stato" non significa fare le cose che i governi americano e britannico hanno fatto nel passato e che sono state spiegate molto bene da Marianna Mazzucato nel suo libro "Lo stato innovatore". Nel nostro paese "intervento dello stato" significa cose poco belle e manovre economiche poco trasparenti ispirate da interessi di parte e condotte dai partiti che mirano soprattutto a salvare l'esistente (ossia a impedire le necessarie trasformazioni strutturali). Esiste un'abbondanza di opere che descrivono il volto delle "partecipazioni statali" nel nostro paese, altro che "stato innovatore".

    Oggi non si è assolutamente voltato pagina. Le preoccupazioni sembrano essere solo salvare l'Ilva, salvare l'Alitalia e, più recentemente, salvare i livelli di occupazione in TIM. Dietro il termine "rete unica", che misteriosamente tanti sembrano considerare una cosa positiva, si cela volontà di aiutare TIM a gestire il suo enorme debito pubblico ed evitare che acceleri l'inevitabile riduzione del suo personale.

    La costruzione che si sta realizzando, la creazione di una nuova società che dovrebbe mettere assieme la rete di TIM e quella di Open Fiber (società che stata creata per fare concorrenza a TIM) non accelererà affatto il completamento della rete in fibra ottica. Nelle intenzioni di chi la sostiene dovrebbe portare alla nuova società molti soldi pubblici (anche del Recovery Fund) senza le garanzie che hanno accompagnato i finanziamenti pubblici passati concessi a Open Fiber. La costruzione che si sta realizzando è una forma di aiuto surrettizio a TIM. Non si spiega altrimenti perché questa società ne sia il più attivo sostenitore.

    Francamente non capisco come l'attuale governo riesca a giustificare questa scelta. Ho purtroppo la brutta impressione che molti dei principali responsabili politici non si rendano conto di cosa sta succedendo.

    L'Agcom e la Commissione europea dovrebbero imporre trasformazioni sostanziali alla costruzione che si sta realizzando. Dovrebbero escludere ogni possibilità per TIM di controllare e gestire le operazioni della nuova società.

    Purtroppo ho paura che la nuova Agcom, i membri del suo consiglio inizieranno i loro lavori in questi giorni) non abbia i necessari requisiti di indipendenza dal governo e che la Commissione europea, diventata sciaguratamente più "politica", possa alla fine passare oltre ai suoi stessi principi per ragioni di opportunità politica.

    Tra dieci anni avremo parecchi libri su di un'altra pagina nera della nostra storia economica.

    https://www.bloomberg.com/news/articles/2020-09-17/eu-is-said-to-le...

     

     

  • Ma..... il governo/parlamento non hanno l'autorità di escludere tali passaggi obbligati?

    Lei pensa improponibile sottoporre al governo/regioni un protocollo per fare scorrere gli investimenti evidenziando uno ad uno i punti da rispettare ed i tempi entro i quali i vari enti debbono dare risposte nel superiore interesse del paese?

     

  • I dati di Ameco confermano la mia impressione.
     
    In Germania, Spagna e Francia il peso del settore della costruzione nel 2019 sul PIL è stato tra l'11 ed il 12 per cento. L'Olanda era al 10.3 per cento e l'Italia è stata solo al 8.1 per cento.
     
    Una ripresa della crescita richiede un rilancio forte dell'edilizia e delle opere pubbliche.
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Discussioni precedenti

Che politica economica ?

Che politica economica ? 2017

Che politica economica ? 2013

 

Bufale e baggianate

Statistiche

C'è una grossa confusione sulle stime delle dimensioni dell'economia sommersa e della sua inclusione neile stime del PIL.   Questa nota spiega che l'economia sommersa è inclusa nelle stime del PIL in maniera adeguata in tutti i paesi industrializzati. E questo articolo ribadisce il concetto rispondendo a delle domande sul tema.

Una delle cose di cui tanti italiani sono convinti è che l'introduzione delle banconote e monete in euro abbia provocato un aumento dei prezzi.   Non è vero.   Questa nota lo spiega

Politica economica

Dal 2014 ad oggi in Italia non c'è stata nessuna austerità.   Non ha alcun senso sostenere che solo ora si starebbe mettendo fine a questa triste necessità.   Questo testo, che contiene due grafici, lo spiega.

 Questo altro testo demolisce la bufala incredibile sul tasso di conversione "sbagliato" o "svantaggioso" per la lira e "vantaggioso" per la Germania.   Nessuno ha mai scelto i tassi di conversione.   Come era già stato stabilito nel Trattato di Maastricht del 1992 si sono presi i tassi di mercato. 

Sistema finanziario

Questo pezzo spiega come la Banca d'Italia e le altre banche centrali dei paesi dell'eurozona siano tutte enti pubblici.   La BCE, di proprietà delle banche centrali dell'eurozona, è anch'essa un ente di diritto pubblico.   Che le banche centrali siano di proprietà privata è una bufala.

Girano cifre irrealistiche sul costo della ricapitalizzazione delle banche italiane.   Nel corso dell'ultima legislatura il costo delle ricapitalizzazioni o ristrutturazioni è stato inferiore ai 10 miliardi.   A questi si possono aggiungere i 3.9 miliardi spesi dal governo Monti per il MPS. Questa nota fornisce il dettaglio di questi interventi.

Questo fact-checking dell'AGI mostra come l'inchiesta della procura di Trani contro le agenzie di rating sia finita nel nulla (come era giusto e logico).

Posizioni mie

Alcuni affermano che un alto debito pubblico non costituirebbe un problema e che l'alto debito pubblico italiano sarebbe dovuto alla decisione di permettere alla Banca d'Italia di gestire in maniera indipendente la politica monetaria senza essere obbligata a comprare titoli di stato italiani (nel periodo precedente all'unione monetaria).   Queste teorie sono considerate strampalate da quasi tutti.   Ho cercato comunque di spiegare perché reagendo il 27 novembre as un video di Marco Bersani  e il 3 novembre ad uno di Francesco Amodeo.   Già nel passato avevo avuto l'occasione di criticare un errore madornale commesso da Paolo Barnard in un un suo intervento alla televisione.  E questo è un articolo del 4 marzo 2019 di Kenneth Rogoff, Modern Monetary Nonsense, che critica la Modern Monetary Theory su cui si appoggiano molte delle persone citate.

L'idea che l'avere una propria moneta permetta una maggiore libertà nella gestione del debito pubblioco è, per un'economia delle dimensioni di quella italiana, del tutto sbagliata.   Lo spiego in questo testo.

Un saldo primario positivo non è un segno di virtù economica.   E' solo una triste necessità.

Spesa pubblica in disavanzo ?   Questo breve testo spiega quale è il ragionamento economico alla base del sostegno della congiuntura attraverso un aumento della spesa pubblica in disavanzo.