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Risposte

  • Ho letto che in un  articolo sul Financial time si sostiene che la BCE ( la UE) dovrebbe stampare moneta e non creare debito : era quello che a mi è sempre sembrato l’unica soluzione possibile  

    Ho capito male?

  • A me non sembra che il problema sia  il trasferimento di fondi dai paesi  del nord a quelli del sud: perche mai un tedesco dovrebbe pagare per aiutare gli italiani e non i congolesi o somali ben più bisognosi

    Non si tratta di un problema  di solidarietà e beneficenza In Tutti gli stati avanzati  i ricchi pagano piu tasse e i poveri ricevono piu servizi: si crea cosi un maggior benessere per tutti  perche le risorse attualmente sono potenzialmente infinite mentre  nel passato c’eraa penuria E interesse comune di tedeschi e Greci che la povertà diminuisca  

    Banalmente: se c’è povertà le merci non si vendono ( ma non solo questo)

     

  • Si certo, Fabio, ma la domanda era:   

    “ é vero che il bilancio UE è redistributivo ma si tratta di poca cosa ( 1% di cui metà,  credo, di dazi) e chiedevo se fosse possibile una ampliamento significativo”

    Sembrerebbe che su discuta di questo  ma.....non mi è chiaro

  • No, due bilanci vorrebbero dire un'eurozona allargata ai paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Nessuna predominanza, ma partecipazione. Quello che i popoli europei percepiscono oggi non è per niente questo.Che la moneta "unica" sia a predominanza tedesca è nei fatti. Il Quantitative Easing l'ha imposto Mario Draghi. Con la Lagarde non credo che l'avremmo avuto. Conte ha chiesto non prestiti ma "a fondo perduto". Ci dovrà spiegare questo concetto.Attendiamo con ansia.

  • Marcello,

    la moneta unica non è a direzione tedesca.   Se lo fosse non avremmo mai avuto il Quantitative Easing e non avremmo la politica monetaria che vediamo oggi.

    La politica monetaria seguita dalla BCE tiene conto delle esigenze dell'insieme della zona euro e negli ultimi anni queste esigenze sono state molto diverse da quelle dell'economia tedesca.  L'opinione pubblica tedsca è furiosa per la politiva della BCE.   Durante l'ultima campagna elettorale ci sono stati perfino esponenti della SPD che hanno accusato la BCE di "espropriare i risparmi dei cittadini tedeschi" attraverso la sua politica di bassi tassi di interesse.

    In Germania ci sono stati ricorsi alla Corte Costituzionale contro tutte le decisioni della BCE e, in particolare, contro la sua politica di acquisto di titoli di stato dei paesi dell'eurozona.

    Nelle riunioni del Consiglio della BCE, il rappresentante tedesco ha votato contro quasi tutte le misure di allentamento monetario.   Per fortuna la BCE è un'istituzione federale (la sola che abbiamo) dove le decisioni si prendono alla maggioranza semplice e dove il voto della Germania ha lo stesso valore legale di quello della Lituania o quello di Malta.

    Che si creda ancora che la politica della BCE sia determinata dalla Germania è una triste conferma che i fatti non contano più nulla.

    A che servirebbero due bilanci dell'Unione europea ?   L'Italia vorrebbe avere adesso più trasferimenti dagli altri paesi.   Da chi dovrebbero venire ?  Dai 16 paesi che hanno un reddito pro-capite più basso dell'Italia o dai sette/otto paesi che già oggi pagano il più alto contributo netto al bilancio comunitario ?

    Se ci fossero due bilanci (due Unioni europee), uno per i paesi del nord e uno per i paesi del sud, l'Italia sarebbe uno dei paesi più ricchi del gruppo del sud.   A chi chiederebbe aiuto ?

  • Giovanni,

    aggiungo un grafico che mostra la ricchezza relativa dei vari paesi (PIL pro capite).

    4510246953?profile=RESIZE_930x

  • Giovanni,

    l'Unione europea non deve "cominciare" a comportarsi come un'organizzazione che trasferisce fondi da chi è più ricco a chi è più povero.   Lo fa già almeno dalla metà degli anni settanta (quando si sono creati i fondi strutturali.

    Questi due grafici mostrano i trasferimenti netti tra paesi per il periodo 2000-2018 e per gli ultimi cinque anni (2014-2018).

    4510238356?profile=RESIZE_930x4510240158?profile=RESIZE_930x

  • Ma perchè non creare due bilanci? Nel primo la moneta gestita dai nordici. Nel secondo la moneta gestita dai Paesi del Sud (Francia, Italia, Spagna, Portogallo). I bilanci paralleli sono possibili. La moneta è unica, per ora, per la sua monodirezione a prevalenza tedesca, ma non risolve i problemi strutturali e specifici delle diverse zone d'Europa. Non credo che negli USA, ad esempio, gli Stati (50) non abbiano autonomia di bilancio.

  • Si ,continuo a leggere i tuoi interessanti articoli: pero la mia domanda di base rimane la  stessa:  è possibile  che nella  UE  si passi dalla  garanzia di prestiti ( cosa buona ma limitata) ai trasferimenti dal bilanco UE.  In questo modo la UE comincerebbe a comportarsi come uno stato che prende  secondo le possibilita e da secondo il bisogno Sembrerebbe che la proposta spagnola vada in questo senso e cosi pure il ricovery fund

     Sarà possibile a tuo giudizio una cosa del genere ?

    A parte cio io personalmente penso  che i prestiti non rIsolvano il problema ne per per gli stati ne per le imprese: l unica soluzione sarebbe un sostanziale ridemsionamento  come si è avuto in Italia dopo la guerra con la perdita di valore della moneta: ma questo è altro problema

  • Giocanni, 

    La troika è una conseguenza del chiedere un prestito.   Il default dipende da altre considerazioni.   

    Inizialmente (maggio 2010) l'insieme dei creditori ha pensato che un default avrebbe potuto rappresentare per il sistema bancario europeo la scintilla di una crisi e provocare una serie di fallimenti a cascata di tante banche.   Italia e Spagna si preoccupavano (giustamente) che il default della Grecia potesse far pensare che anche altri stati potessero andare in default e provocare il temuto contagio.   In più c'era il fatto che nessuno si era ancora reso conto dello stato pietoso dell'economia greca e delle dimensioni del buco nelle sue finanze pubbliche.   Il primo programma di risanamento era basato sull'idea che la Grecia potesse ancora ottenere 80 miliardi sul mercato dei capitali.   Per tutte queste ragioni si decise di evitare il default e dare alla Grecia i soldi per continuare a rimborsare i titoli in scadenza.   Questo era anche necessario perché la Grecia potesse continuare a prendere soldi sul mercato.  Questo è il periodo in cui si chiesero alla Grecia tassi di interesse come quelli del FMI, abbastanza alti per incoraggiarla a rimborsare il più presto possibile. 

    Dall'inizio del 2011 (se non dall'ottobre 2010), ci si rese conto che la Grecia era un pozzo senza fondo e che non sarebbe stato opportuno evitare un default.   Questo prese parecchio tempo e fu effettuato nel marzo 2012 con un supplemento nel dicembre 2012.   Allo stesso tempo si decise di ridurre a quasi nulla i tassi di interesse sui prestiti alla Grecia e di aumentare fortemente gli aiuti.    Nel 2011 ci fu il temuto contagio e l'Irlanda e il Portogallo dovettero chiedere anche loro un aiuto e Spagna e Italia si ritrovarono con tassi di interesse alle stelle.    

    Le banche non andarono fallite.   Perché le conseguenze del default greco furono "controllate" o perché le banche dei paesi creditori erano state nel frattempo rafforzate con forti iniezioni di capitale ?   Difficile dirlo.

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