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Risposte

  • Raccomando la lettura di questo articolo.  Scoprire Mario Draghi - Il Grand Continent (legrandcontinent.eu)

     Olivier Lenoir e Shahin Vallée hanno fatto un grosso lavoro di selezione tra i tantissimi interventi pubblici di Mario Draghi.  

    Tutti gli estratti scelti sono importanti.   Personalmente ho apprezzato molto quello sul processo di integrazione europea.   Nel discorso di Jackson Hole c'è un appello perché l'Unione europea faccia quello che ha poi deciso di fare nel luglio 2020 con il Next Generation EU.  

    Naturalmente, considero anche molto importante quello che Mario Draghi dice sulla creazione di uno spazio pubblico europeo.   Tutti gli italiani che hanno contatti con altri paesi devono impegnarsi a far sapere ai nostri amici e parenti che vivono in Italia cosa pensano gli altri cittadini europei su tanti temi di cui si discute.   

    PS Peccato il piccolo errore di traduzione : "per un sistema fiscale compatto".

    Scoprire Mario Draghi - Il Grand Continent
    Oltre le politiche monetarie, la geopolitica di Mario Draghi: una certa idea dell'Europa.
  • Anche questo è un grosso problema. C'è un vero problema culturale. La nostra pubblica amministrazione tollera poco la trasparenza.
     
    Bandi Covid, una pubblicazione tardiva e insufficiente - Openpolis
    Dall'inizio dell'emergenza chiediamo siano resi pubblici tutti i dati sui contratti stipulati. Un nuovo sito del commissario straordinario pubblica a…
  • Uno studio che conferma con dati empirici quello che il senso comune già suggeriva.    Bar, ristoranti e palestre sono posti dove è molto più facile contrarre il Sars-CoV-2. 

    Andare in un bar o in un ristorante al  chiuso con una o più persone che non fanno parte del proprio nucleo familiare è una cosa rischiosa.   Con le cifre Covid che vediamo in molti paesi europei oggi, una persona responsabile non lo fa anche quando bar e ristoranti sono legalmente aperti. 

    https://www.nature.com/articles/d41586-020-03140-4

  • Una doppia bella notizia.   L'annuncio della Pfizer e della BioNTech sull'efficacia del loro vaccino contro il Sars-Cov-2 ha logicamente fatto le prime pagine di tutti i media. 

    Ma all'interno di questa storia ho scoperto un'altra cosa che fa piacere.   La ditta tedesca BioNTech è stata fondata da una coppia di turchi : Ugur Sahin e sua moglie Ozlem Türeci.   Sahin è nato in Turchia ed è andato in Germania quando aveva quattro anni.   Sua moglie è nata in Germania da una famiglia turca.  

    Il CEO della Pfizer, Albert Bourla, è greco.   È nato e ha studiato a Tessalonica e ha lasciato la Grecia quando aveva 34 anni. 

    Il nazionalismo, come ben sappiamo, attecchisce tra le persone poco colte.

  • Sul fronte del Covid-19 nel nostro paese le cose non vanno bene.   La prevista seconda ondata colpisce regioni che erano state toccate poco dalla prima e che hanno un sistema sanitario fragile.   Le notizie che vengono da tanti ospedali – non solo nel Mezzogiorno – sono veramente preoccupanti.   Il 'tasso di positività" (percentuale di tamponi che danno un risultato "positivo") che era attorno all'uno e mezzo per cento durante l'estate è oggi tra il 17 ed il 20 per cento.

    I professionisti e esperti della sanità chiedono tutti misure molto più restrittive.   Ci dicono che la situazione in molte parti del paese potrebbe diventare drammatica tra qualche giorno.  Il mondo politico esita, cosciente del fatto che buona parte dell'opinione pubblica non si rende pienamente conto dei rischi.

    E qui sta il problema.   Troppi italiani sembrano non aver capito le ragioni delle misure prese finora e si limitano a rispettare al minimo le misure prese, quando non le aggirano chiaramente.

    Non capiscono che andare al bar o al ristorante con una persona che non fa parte del nucleo familiare convivente (sedendosi allo stesso tavolo e senza mascherina) è sempre una cosa rischiosa.   Non è una cosa rischiosa a mezzanotte e non rischiosa all'ora di pranzo.   Con le cifre sulle ospedalizzazioni che vediamo in tante regioni, una persona responsabile non lo fa.   Non lo fa a qualsiasi ora del giorno.  

    Andare a trovare un amico a casa sua o farlo venire a casa propria è sempre una cosa rischiosa.   Si può forse farlo in giardino essendo seduti a buona distanza gli uni dagli altri.    Ma essere in uno spazio chiuso è sempre rischioso.   A qualunque ora del giorno.    Andare in una strada piena di persone, anche portando una mascherina, è sempre rischioso.   E dovremmo sapere tutti quali sono le occasioni in cui il contagio può diffondersi.

    Non riporteremo le cifre del Covid-19 a livelli più accettabili e che permettano un tracciamento efficace se non ci sarà una presa di coscienza collettiva della gravità della situazione.   La cancelliera Merkel ha ripetuto varie volte alla televisione un messaggio semplicissimo: bisogna ridurre al massimo i contatti personali.    Ha chiesto di rinunciare ai viaggi non essenziali, alle feste non essenziali e alle riunioni non essenziali.   Ha chiesto di ridurre fortemente il numero dei contatti personali.   

    È compito di ognuno di noi cercare di spiegare come stanno le cose a chi ancora non se ne rende conto.   Serve una certa pressione sociale per ottenere dei comportamenti collettivi più adeguati.

  • Il linguaggio dell'articolo di Giuseppe Turani, di cui riporto il link, è molto diretto (al punto da sembrare forse un po' semplicistico). E' nello stile tradizionale del suo autore (stile che non manca di impatto).
     
    Ma il messaggio principale dell'articolo non è sbagliato.
     
    Il mondo diventa sempre più complicato, e questo richiede spesso nuove regole. Ma come stupirsi se molti - non solo negli Stati Uniti - reagiscono negativamente ?
     
    Io ricordo un recente primo ministro italiano (l'espressione ne protegge bene l'anonimato, negli ultimi dieci anni abbiamo avuto sei primi ministri) che si divertiva a sparare a zero contro le regole di Bruxelles.
     
    Meno regole - Uomini & Business
    Uomini & Business: notizie in primo piano
  • Mariella,  osservazioni giustissime !

  • Sappiamo di sicuro molto di più del virus che sei mesi fa e abbiamo imparato anche a curarlo meglio. Le misure restrittive però non serviranno a raggiungere lo scopo , quantomeno a frenare la diffusione del virus, se non interviene una buona dose di responsabilità civica da parte di tutti . Ora ,se per una parte della popolazione rispettare tali misure è possibile ,ho l'impressione che possono essere ignorate o disattese da tante altre e i controlli sono difficili .

    C' è chi fa il furbetto , le regole valgono per tutti ma non per me, o semplicemente perché le tradizioni del paese di origine prevalgono sulle regole imposte nei nostri paesi . Significativo il caso verificatosi all'Ospedale di Vilvoorde,periferia di Bruxelles  che accoglie 125 nazionalità differenti.Il decesso di due persone per corona virus venerdì scorso ha provocato un  assembramento di parenti,in lacrime,senza maschere o distanze rispettate.

    Difficile per motivi culturali o religiosi il rispetto di queste regole. I Tg serali hanno mostrato una infermiera in lacrime , che cercava trasmettere il messaggio a queste popolazioni. Però mi chiedo quante di queste seguono i Tg o leggono i giornali?

    I media ci hanno mostrato anche  le lunghe code di clienti davanti ai supermercati, per accaparrarsi di beni non di prima necessità ,prima della chiusura decisa dalle autorità in Belgio. Irresponsabile anche per i manager di questi grossi centri non aver provveduto subito alla chiusura ,adducendo che il rispetto delle regole di igiene era assicurato. 

    Ho l'impressione che si sia installata una lassitudine generale nella popolazione non più disposta a effettuare qualsiasi sacrificio o al rispetto di un lockdown di qualsiasi genere.

     

  • Oggi, dopo mesi di dure esperienze, conosciamo meglio i meccanismi che usa il SARS-CoV-2 per passare da un essere umano all'altro.   Abbiamo imparato che il virus si diffonde grazie ai contatti che si creano – nonostante i protocolli di sicurezza introdotti – sui luoghi di lavoro e nelle scuole e università.   Ma sappiamo anche che questi canali di trasmissione non sono i più forti.   

    Sappiamo che il virus si trasmette soprattutto nei grandi assembramenti e durante i contatti con amici e parenti non conviventi (cene, feste e incontri in case private, al bar, al ristorante, alla buvette del circolo sportivo e così via). 

    Oggi un eventuale lockdown non sarebbe mai come quelli che quasi tutti i paesi hanno imposto agli inizi della pandemia.    È possibile lasciare aperte più attività produttive di quanto non si sia fatto in marzo-aprile, ma si deve essere molto più rigidi con i contatti sociali.   E si possono anche lasciare più o meno aperte le scuole.   I lockdown introdotti recentemente in molti paesi europei sono tutti di questo tipo. 

    Mi  sembra quindi che bisognerebbe smettere di dire che si sta facendo il possibile per evitare un lockdown.   Molte misure che sono state prese in Italia nelle ultime settimane si avvicinano comunque ad un lockdown di nuova versione.    Nel frattempo la cifre delle ospedalizzazioni nel nostro paese diventano sempre più preoccupanti.   Non dobbiamo dimenticare che tra il momento in cui si prendono nuove misure e quello in cui se ne vedono i risultati passano almeno dieci giorni o due settimane.   Con la crescita esponenziale di questi giorni, dieci/quattordici giorni è un periodo molto lungo. 

    Continuare a dire che si vuole evitare un lockdown è fattualmente sbagliato perché qualsiasi nuovo lockdown sarà qualcosa di diverso da quanto abbiamo conosciuto.   Per di più si traduce in un atteggiamento dilatorio o è percepito come tale.   Con ogni giorno che passa, un atteggiamento dilatorio nel prendere le misure che ci porterebbero ad un lockdown di nuovo tipo rischia di essere considerato irresponsabile

  • Ogni tanto è utile guardare quello che stanno facendo gli altri paesi. 

    L'Irlanda ha decretato un lockdown "quasi" completo per due settimane.   Dal lockdown sono escluse le attività produttive essenziali: trasporti pubblici, servizi sanitari, farmacie, negozi alimentari, ditte che producono beni alimentari e attività simili.   

    Questa è la lista delle attività che sono state escluse dai lockdown di marzo/aprile in quasi tutti i paesi.   Ma questa volta l'Irlanda ha aggiunto alla lista delle attività essenziali escluse dal lockdown anche l'insegnamento: le scuole non saranno chiuse ! 

    Il tracciamento delle persone che potrebbero essere state esposte ad un contagio è un'attività cruciale.    La Germania - che conosce un aumento dei casi come tutti gli altri paesi europei, ma dove le cifre dei contagi e dei ricoveri rimangono tra le più basse in Europa - ha deciso che l'esercito metterà a disposizione delle autorità sanitarie locali 15mila soldati. 

    Stasera la televisione ha fatto un servizio su questa decisione (già d'applicazione) e ha mostrato soldati e soldatesse al telefono impegnati a chiamare persone che sono state in contatto con persone rivelatesi "positive".

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